L'ANALISI
25 Marzo 2023 - 20:18
La visita alla chiesa di San Marcellino
CREMONA - «Gli arredi in questa sagrestia sono originali e anche se la maggior parte dei dipinti sono talmente rovinati da non risultare leggibili, mi emoziona pensare a quante persone in quattrocento anni sono passate di qui e hanno toccato questi arredi»: nelle parole di Daria, tra le guide Fai che ieri hanno accompagnato il pubblico alla sede del Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda-Serio e nella chiesa di San Marcellino, c’è il senso delle Giornate di Primavera.
La passione dei volontari, innanzi tutto, che si somma alla disponibilità dei tanti che collaborano alla buona riuscita dell’iniziativa. E l’idea di un patrimonio tramandato e da tramandare, magari un po’ malconcio e spesso dimenticato, non sempre accessibile.
Da oltre trent’anni, il Fai richiama l’attenzione su questa bellezza nascosta che pure fa parte del Dna italiano. La delegazione cremonese, per l’edizione 2023, punta i riflettori sull’ex complesso dei Gesuiti che comprende, oltre alla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro e al Consorzio, il liceo Manin. E poi sul palazzo delle Poste, la cui facciata è stata recentemente restaurata e che racconta una pagina importante dell’architettura cremonese di inizio Novecento.
A Martignana, inoltre, si può eccezionalmente visitare Villa La Bastia-Fadigati.
A Crema visite guidate al parco Bonaldi, alla Villa Benvenuti già Clavelli, alla Fabbrica d’organi Inzoli Cav. Pacifico e a Palazzo Rossi già Sangiovan Toffetti - Rossi Martini. Oggi è l’ultimo giorno, l’occasione è di quelle da non perdere.
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