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MARTIGNANA DI PO

FAI, Villa La Bastia-Fadigati stracolma di visitatori

Giornate di Primavera del Fondo Ambientale Italiano: un'occasione che tante persone non si lasciano sfuggire per non perdersi una immersione nella bellezza

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

25 Marzo 2023 - 12:46

FAI, Villa La Bastia-Fadigati stracolma di visitatori

MARTIGNANA DI PO - Tanti visitatori sin dall’apertura, avvenuta alle 10, per la Villa La Bastia-Fadigati che per la prima volta in assoluto è possibile visitare all’interno oggi e domani, in occasione delle Giornate di Primavera del FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Una occasione che tante persone non si lasciano sfuggire per non perdersi una immersione nella bellezza. Non a caso i posti prenotabili online erano già terminati da tempo, ma c’è la possibilità di presentarsi in loco fino al raggiungimento della capienza massima. In caso di particolare affluenza, però, l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito. È successo anche stamattina con alcune persone che non hanno trovato posto e ritenteranno nel pomeriggio. Un’avvertenza: non è possibile scattare fotografie all’interno.


Il complesso architettonico, sottolinea la delegazione di Cremona del Fondo per l’Ambiente Italiano, si trova “in una delle zone più fertili e più facilmente irrigabili, tra i fiumi Oglio e Po, dove ancora oggi si riscontra una singolare densità di ville storiche”. Vedi Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce, Spineda, Casteldidone con Castello Villa Mina della Scala, Borgolieto, Villa Ferrari a Gussola, Villa Sommi Picenardi a Torre de’ Picenardi.


L'origine della villa non è nota sebbene se ne ipotizzi la edificazione su preesistenze antiche, forse un insediamento fortificato”. Di qui il nome di ‘Bastia’. Dalla fine del 18esimo secolo appartiene alla nobile famiglia Fadigati che ancora oggi se ne prende cura. L'attuale accesso dalla strada Asolana è frutto del ribaltamento dell'ingresso, oggi destinato a giardino. La continuità nell'uso e nella proprietà ha garantito anche la conservazione degli arredi interni, un raro esempio nell'intero territorio casalasco.


"La villa - spiega ancora il FAI - si inserisce nel solco di una tradizione architettonica cremonese, quella delle ville fortificate rinascimentali, da cui deriva anche l'appellativo: essa si compone della residenza quadrangolare con quattro corpi angolari turriti, e due ali laterali - corpi rustici, lunghi e bassi -, che si protrudono verso l'antico viale di ingresso. Forse edificata dalla famiglia Lodi la villa pervenne ai Fadigati nel 1793”.


L'apertura nelle Giornate FAI prevede un percorso in alcuni ambienti interni alla villa, tuttora di proprietà della famiglia Fadigati, che vi conserva pregevoli arredi d'epoca. Pregevoli solai dipinti, finiture e decorazioni settecentesche ingentiliscono l'ampio salone di rappresentanza, le sale e la cappella privata. Segue una visita agli esterni, recentemente restaurati con un pregevole approccio conservativo, ed al giardino, con le sue piante secolari.

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