L'ANALISI
CREMONA: ARTE IN MOSTRA
25 Febbraio 2023 - 09:38
Gianluigi Guarneri e Daniela Belloni mostrano il disegno a gessetto di Cornelio Bertazzoli
CREMONA - In piazza Stradivari, presso Gabetti Arte, da domani al 12 marzo, mostra collettiva dal titolo ‘Visioni di silente poesia’ a cura di Daniela Belloni e la direzione artistica di Gianluigi Guarneri. Con le opere degli artisti Cornelio Bertazzoli, Halina Benkovic, Giovanni Conti, Marija Dankovic, Mario Finizio, Franca Formis, Giordano Garuti, Erminia Ganassali, Bruno Greco, Antonella Leone, Cristina Mariani, Enrico Peretto, Glenda Racaniello, Maria Chiara Rossetti, Caterina Rotondo, Simone Scandola, Manuela Scaratti, Silvio Soliman, Franco Sozzi, Attilio Zanangeli. «Pittura e poesia raccontano una antica corrispondenza dove la parola trova la sua dolcezza nella meditata sublimazione dei colori — scrive Guarneri nella presentazione —.
Tra le opere in mostra vale la pena di segnalare un inedito ritratto a gessetto del compianto Cornelio Bertazzoli. Una dolcissima fanciulla osserva sicura lo spazio silenzioso, lo sguardo è pacato e rassicurante, serenità e morbidezza del tratto accentuano la delicata resa compositiva che il Maestro, sapientemente, ha voluto trasmettere al delicato viso femmineo. La labilità del substrato etereo, dalla verde nuance, s’intona perfettamente con la camicetta rosa, donando all’insieme un senso di raffinata spontaneità. L’esposizione continua con le romantiche figure femminili di Halina Benkovic, i silenti paesaggi ad acquarello di Giovanni Conti, i magmatici ed intensi colori di Marija Dankovic, gli inquieti ed interlocutori ritratti introspettivi di Mario Finizio. Suadenti visioni di immagini floreali enunciano le eleganti nature inanimate di Franca Formis mentre Giordano Garuti ci stupisce con un sublime dipinto dal titolo ‘Le lacrime dei vinti’, eclatante olio su tela, dai tratti materici ed evanescenti dove figure soffuse e visionarie, ectoplasmi di irrevocabili conflitti, tentano un evocato e consolatorio abbraccio. Sospese in uno spazio luminescente le arcane forme di Erminia Ganassali comunicano un linguaggio senza tempo mentre i colori sgargianti, quasi fluorescenti di Bruno Greco diffondono nella atmosfera una lirica emulsione. Etnicità cromatiche, di oniriche danze tribali, affiorano dalla ricerca pittorica di Antonella Leone. Sospese tra informalità e sogno, come sfiorate da una piacevole brezza improvvisa, ecco le raffinate trasfigurazioni visionarie di Cristina Mariani.
Una rosa nera dai riflessi violacei, quasi soffocata dagli involucri metallici, ci parla della poetica pittorica di Enrico Peretto dove solitudine, immobilità, poesia descrivono un mondo meccanico e automatizzato dal quale solo un fiore può sopravvivere. Plasmate dalle forze naturali, infiniti mondi, reali o invisibili, ci parlano della fantasmagorica figurazione di Glenda Racaniello, giovane interprete di profonde suggestioni, mentre le opere di Maria Chiara Rossetti delineano lontane città celesti che aleggiano sospese da colori lucenti e infuocati. Caterina Rotondo interpreta il colore tramite un personale citazionismo. Fisionomie antropomorfe, tra l’inquieto e l’arcano, ci parlano della scultura bronzea di Simone Scandola mentre Manuela Scaratti attinge la sua femminilità nel profumato mondo floreale. La bellezza della sinuosa essenzialità scultorea, dai classici rimandi marmorei, è interpretata dal busto femminile di Silvio Soliman, elegante e materica la pittura informale di Franco Sozzi, surreale la figurazione di Attilio Zanangeli che racconta l’amore e la tenerezza di un mondo idealizzato con eccelsa sensibilità cromatica dai flussi pittorici variopinti e cangianti.
L’inaugurazione è in programma domani alle 17. La mostra si potrà visitare da lunedì a venerdì con orario 9-13 e 14-19; sabato 9-13.
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