L'ANALISI
14 Novembre 2022 - 09:35
CREMONA - Ama e vivi che amor risponde: parafrasando de Andrè una chiamata alle armi di donne per le donne «per farci sentire, far sapere che ci siamo, che chi ha bisogno può contare sul nostro appoggio, sempre», ha sottolineato nel suo intervento la presidente di Apom, Elena Irma. È felicissima Mimma D’Avossa per il successo del concerto di ieri pomeriggio in seminario dove ha portato a cantare le sue Pink Voices a favore di Apom. Sala Bonomelli gremita, pubblico entusiasta: missione compiuta. Trascinante il programma musicale, una carrellata di medley che ha spaziato dal cantautorato italiano al pop anglosassone al rock, dagli Abba ai Queen, da de Andrè a Morricone fino al bis, quel ben augurante Happy days, sigla della sit com americana imperniata sulle vicende quotidiane della famiglia Cunningham.
Quello con Apom, l’associazione costituita nel 2003 e da allora da sempre impegnata nella promozione e divulgazione della prevenzione alla salute con particolare attenzione alle patologie oncologiche mammarie, è per le Pink Voices un rapporto di grande affezione. «Apom significa anche momenti aggregativi per pazienti e familiari, nell’intento di promuovere la socializzazione ed il benessere psico-fisico — aggiunge Elena Irma — e quindi eccoci qui. Con grande gioia». In platea l’assessore Rosita Viola e Alberto Bottini, fino al 2016 direttore della Breast Unit dell’ospedale di Cremona. La vocazione solidaristica delle Pink Voices non si ferma qui, sabato prossimo appuntamento alla chiesa del Maristella con un concerto a favore di Cremona for Kenia. Al piano, come di consueto, Marco Somenzi.
FOTO: FOTOLIVE/LEONARDO CALVI
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