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STAGNO LOMBARDO. L'INIZIATIVA

Artisti-artigiani in cascina: il saper fare diventa «glocal»

Undici creativi da tutto il mondo in «residenza» a Lago Scuro per progettare una società più sostenibile

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

24 Agosto 2022 - 05:20

Artisti-artigiani  in cascina:  il saper fare diventa «glocal»

L’arrivo degli ospiti a Lago Scuro

STAGNO LOMBARDO - Arrivano da ogni parte del mondo, sono artisti, intellettuali, scrittori e artigiani/artisti che hanno risposto all’appello di Cascina Lago Scuro di Luca Grasselli a declinare la creatività nei contesti più diversi, fare in modo che creatività e abilità manuali trovino una loro espressione artistico/esperienziale.

«Residenza Lago Scuro» ha ospitato per una decina di giorni – stasera si terrà la festa e performance di presentazione dei lavori realizzati – undici cittadini globali - come vengono definiti -, selezionati tra oltre 70 richieste, ricevute da tutto il mondo. C’è chi è arrivato dalla Germania, dalla Corea, dall’Australia, dagli USA, dalla Costarica o dalla Corea del Sud, ognuno con le proprie storie personali di passioni e mestieri, di sogni e volontà di cambiare il mondo o almeno renderlo migliore, più empatico.

Anche l’organizzazione si è avvalsa della curatela di Alex Todaro, un designer di esperienze ed artista del Colorado con un master in Interaction Design presso la School of Visual Arts che dopo l’esperienza a Lago Scuro si è sempre più appassionato ai sistemi alimentari e all’agricoltura e attualmente è apprendista in una fattoria nello stato di New York. A collaborare all’organizzazione è stata anche Julia López Varela una creatrice e sviluppatrice di cambiamenti con oltre quindici anni di esperienza in imprenditorialità, istruzione, femminismo, arte e affari culturali. Punto di riferimento cremonese è stata Stefania Quaini con oltre dieci anni di esperienza nell’innovazione sociale e ha un background formativo in arte contemporanea e gestione delle attività culturali.

stagno

 Samantha Alber (Germania)

Tema della «Residenza Lago Scuro agosto 2020» era: Rigeneration, una parola e un programma di azione e trasformazione. «Ai nostri ospiti abbiamo chiesto di riflettere su come noi, insieme, possiamo tracciare percorsi da seguire nella costruzione di luoghi di significato, resilienza locale, slow living, sostenibilità e, soprattutto, rigenerazione – spiega Grasselli —. Il titolo della residenza è legato all’idea di rigenerazione in chiave di sostenibilità ma non solo ambientale, anche culturale e umana. Per questo abbiamo cercato persone che nella decina di giorni di permanenza potessero dedicarsi al tema da un punto di vista sociale, imprenditoriale e culturale, prendendo spunto dal contesto locale in cui si sono trovate inserite anche se solo temporaneamente».

«Anche per questo abbiamo sentito la necessità di far dialogare i nostri ospiti con i responsabili di cascina Marasco di Fondazione Sospiro e i membri di TedxCremona - prosegue il patron di Lago Scuro -. Abbiamo portato i ragazzi in città e a vistare il Museo del Violino con l’audizione sempre sotto il segno di quel saper fare che si trasforma in arte, come nel caso dei liutai e dei violini».

Così Charles Ken, proveniente dal Colorado ha lavorato su vecchi motori e vecchie moto, in sintonia con quello che fa in America: gestisce un’azienda di autobus no-profit. Genevieve Quinn, laureata in architettura e designer, ha avuto modo di studiare l’architettura unica di Lago Scuro. Residente a Chicago, Michael Golas ama trascorrere il suo tempo libero cucinando e ha trovato nella residenza a Stagno Lombardo un modo per coniugare la sua passione con i prodotti della terra e le tipicità della cucina cremonese.

Marta Elliot, designer californiana, Sofìa Quiròs della Costarica educatrice in sostenibilità, la coreana Sooijn Yan, esperta di arte e cucina, hanno avuto modo di lavorare a stretto contatto, mediando le loro conoscenze col contesto culturale cremonese. Ad allietare le giornate è stata Jules Olson è una compositrice e musicista che vive a nord di New York. Samantha Alber proveniente da Berlino ha lavorato su pietre e materiali della cascina.

Dressler Parsons, nata e cresciuta in Arizona, si è trasferita a New York dove ha conseguito una laurea in Marketing e Belle Arti, ma poi si è innamorata dell’arte della panificazione, ha trovato nello stile di Lago Scuro un mondo con cui confrontarsi. Mackenzie Becker ha mostrato le sue abilità di gioielliere, unite a una grande passione per la cucina.

Kenny Barrett ha dichiarato di sentirsi a casa, lui che proviene da Phoenix, Arizona, artista e imprenditore si occupa di arte contemporanea le sue opere trovano ispirazione in spazi pubblici, in contesti agricoli e sono volti al miglioramento della vita comunitaria e nella cascina Lago Scuro ha realizzato un murale ispirato a elementi rurali. Profili diversi, provenienze differenti ma con una sorta di tratto comune: passione e lavoro divengono strumenti per cambiare la realtà, sono uno stimolo per fare e saper fare insieme.

E per capire cosa è stata Ri.generation a Lago Scuro stasera dalle 18 alle 19 sarà possibile vedere i lavori e le performance dei ragazzi, mentre dalle 19 in poi la serata/festa sarà a ingresso con biglietto, info su https://www.eventbrite.com/e/uno-tira-laltro-tickets-396678695657

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