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CREMA: LA SVOLTA SOSTENIBILE

Il teatro San Domenico si fa green. E le bollette dimagriscono

Con i fondi del Pnrr finanziato il piano di efficientamento energetico e domotica della Fondazione

Greta Mariani

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redazioneweb@laprovinciacr.it

25 Giugno 2022 - 18:34

Il teatro San Domenico si fa green. E le bollette dimagriscono

CREMA - Un teatro rimesso a nuovo ed ecosostenibile, grazie a un progetto «fatto in casa» che ha ottenuto, primo nella Provincia di Cremona, un superfinaziamento dal Mibact (Ministero per i Beni e le attività culturali). Tradotto in contributi, 353.792,56 euro finanziati a fondo perduto dal Ministero, a fronte di un progetto di 490 mila euro, nell’ambito dei bandi Pnrr (Piano Nazionale Ripresa Resilienza) per interventi di efficientamento energetico e domotica di teatri, cinema e musei. Sebbene, come sottolinea soddisfatto il presidente della Fondazione San Domenico Giuseppe Strada, possa considerarsi finanziato più che al matematico 80%, praticamente al 100%», essendoci la possibilità di far rientrare in parte del contributo «anche interventi già realizzati, in termini di riduzione dei consumi e adeguamento green».

Il presidente Giuseppe Strada della Fondazione San Domenico

Il finanziamento ottenuto è particolare non guardando poi solo alla cifra: «Va infatti a permettere di concretizzare un progetto nato tutto all’interno della Fondazione e nato da un pool di esperti cremaschi istituito per l’occasione. Il bando, diversamente da altre gare precedenti, consentiva infatti non solo ai proprietari di un associazione o ente culturale di proporsi, ma anche ai gestori. Così, abbiamo imbastito il progetto ex novo», precisa Strada. Ricordiamo infatti che proprietario degli spazi del teatro è il Comune di Crema, mentre gestore è proprio la Fondazione San Domenico. «Ci siamo buttati e non avendo, come gestori, un ufficio tecnico interno, abbiamo pensato a costituire un team di giovani esperti del territorio. A capo, il project manager Leonardo Delle Rose, in collaborazione con Linea Green A2A e il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione della Fondazione San Domenico Dante Corbani, per le valutazioni e le progettualità inerenti la sicurezza della struttura». Su 792 domande, il San Domenico si è posizionato al cinquantaduesimo posto a livello nazionale, quarto in Lombardia. Primo, però nella Provincia di Cremona, davanti al progetto della Camera di Commercio e del Ponchielli di Cremona.

La platea e il pubblico del teatro San Domenico di Crema

Ma quali saranno gli interventi possibili, grazie al contributo? Due saranno le fasi dei lavori: una prima, in realtà già inserita in un precedente cronoprogramma per questa estate e, che in caso di perdita del bando, sarebbe stata comunque realizzata, accendendo un mutuo a ottime condizioni, con la Bpm locale. Prevede il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e la digitalizzazione. «Lavori, che permetteranno un notevole risparmio energetico, poi economico e un minore impatto sull’ambiente», rimarca Strada, spiegando anche le motivazioni per cui l’intervento si ritiene necessario. «Finora, l’impianto centralizzato non consente di scaldare solo alcuni ambienti. Se vi fosse bisogno di riscaldare gli uffici, ad esempio, si accenderebbe egualmente anche nel foyer, nella Sala Bottesini e in altre zone. Mentre col nuovo impianto, controllato da un pc centrale, il programma permetterà di indirizzare il calore solo agli ambienti selezionati, senza sprechi. In più, saranno sostituite le pompe di calore attuali». Il cantiere estivo si affiancherà a quello già previsto per gli interventi sulla sicurezza, l’antincendio e il rilevamento di fumi, finanziato da un precedente bando regionale.

La seconda parte dei contributi, invece, si concretizzerà nei lavori l’estate prossima, col rifacimento dello strato del sottotetto, danneggiato da infiltrazioni, guano di piccioni e intemperie, con l’isolamento in grado di impedire le dispersioni di calore. Il primo passo di quello che poi dovrebbe portare al un’opera «sulla carta da anni, come quella del rifacimenti del tetto del teatro. Sarebbe il completamento di una rimessa a nuovo, in termini di adeguamenti, dal punto di vista strutturale ed energetico del gioiello cittadino. Sarà il dono alla città di un teatro con poltrone e palco nuove, sicurezza e impianti green garantiti. Insomma, stiamo già preparando molto lavoro da fare al nuovo assessore ai Lavori Pubblici», scherza in chiusura Strada.

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