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02 Gennaio 2022 - 16:25
La violinista Alexandra Conunova
CREMONA - La violinista Alexandra Conunova alla dogana della Repubblica Moldava si è vista sottrarre il suo prezioso Guadagnini 1785 «Ida Levin», prestatole in comodato dal legittimo proprietario, perché in loco non poteva dimostrarne la proprietà e, paradossalmente, l’utilizzo professionale. Per risolvere il caso è dovuta intervenire l’Interpol e gli esperti certificatori Fabio Perrone e Claudio Amighetti. «Il caso si è risolto poco prima di Natale, dopo che il violino era stato sottratto alla concertista in ottobre — spiega Fabio Perrone —. Dopo due mesi di indagini condotte dall’ufficio moldavo del Procuratore per i casi speciali (PCCOCS) il violino è stato restituito alla musicista poiché, come comunicato dagli uffici giudiziari, Alexandra Conunova è stata in grado di produrre documenti autenticati che hanno dimostrato di essere la legittima detentrice del violino. Questo caso ha riportato alla luce una questione che ciclicamente si ripropone: l’assenza di una carta di identità internazionale legalmente riconosciuta per gli strumenti musicali di pregio regolarmente utilizzati per attività concertistica».
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