L'ANALISI
27 Dicembre 2025 - 19:10
SONCINO - Tante mani alzate da una parte, una sola dall'altra. Alla fine diventa simbolica l'opposizione di Carla Urgesi (Uniti per Soncino) e il regalone natalizio di Montecitorio passa ai voti. Adesso piazza Garibaldi ha sei milioni di euro in più per le maxi-opere del prossimo triennio.


Il vicesindaco Fabio Fabemoli festeggia e traccia la linea: «Entro l'anno cantiere alla Palazzina Liberty. Per Rocca e mura vogliamo portare a casa almeno la progettazione».
Borgo più ricco, almeno sulla carta insomma, ma storce il naso il centrosinistra che non digerisce i modi: «Ben vengano i soldi all'improvviso ma ci fosse una volta che coinvolgono noi e i cittadini o che si prendessero la briga di spiegare quello che fanno e perché...»
Insomma, dal punto di vista tecnico, il quadro è ormai definito. Le opere inserite nel finanziamento statale 'monstre' erano già tutte previste nella programmazione, ma il calendario subirà un inevitabile slittamento. «La quota 2025, pari a un milione e mezzo, non siamo riusciti a impegnarla nei tempi – spiega il titolare alla cattedra dei Lavori pubblici Fabemoli –. Andrà quindi a confluire nel gennaio 2026. Questo significa che nell'anno che viene avremo quattro milioni effettivamente a disposizione».
Un’accelerazione che impone scelte chiare. «Le priorità da cantierizzare il prima possibile sono tre – chiarisce il numero due della giunta Gallina –: l'intervento sulla Palazzina Liberty di largo Capretti, l'adeguamento degli impianti del cimitero e, quantomeno, la progettazione degli interventi conservativi sulla Rocca e sulle mura». Un elenco che ricalca il solco già tracciato e che ora, con il via libera del consiglio, entra nella fase operativa.
Non tutti, però, come dicevamo, stappano lo champagne. O comunque non brindano. Pecunia non olet, ma dipende come la spendi: «È stata una fortuna che siano arrivati in modo improvviso questi soldi. La nostra idea però è che, se ci sono dei lavori da fare, vadano coinvolte anche la minoranza e i cittadini» commenta dalla parte a sinistra dell'emiciclo Urgesi. Il punto, per la consigliera, è sempre lo stesso: «Come sempre ci ritroviamo con scelte calate dall'alto». La Fondazione nodo gordiano: «È bene che si impegnino 700mila euro per la casa di riposo, ma quando abbiamo chiesto bene per cosa e con quali obiettivi ci è stato risposto in modo vago. Ancora una volta».
La maggioranza, dal canto suo, tira dritto e anzi galoppa. Che il tempo è poco. Il voto in consiglio sancisce una scelta politica precisa: utilizzare una finestra di finanziamento considerata irripetibile per togliere i sogni dal cassetto. Ma la sfida comincia adesso. Anzi, dopo Capodanno.
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