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Vandalizzate le decorazioni dei piccoli: l’assessore chiama il paese alla responsabilità

Un gesto gratuito ha rovinato il lavoro realizzato da alunni e maestri per le feste, suscitando amarezza e indignazione. Un messaggio chiaro agli adulti di domani: rispetto, consapevolezza e il coraggio di chiedere scusa

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

22 Dicembre 2025 - 09:51

Vandalizzate le decorazioni dei piccoli: l’assessore chiama il paese alla responsabilità

OSTIANO - Amara sorpresa per i bambini della scuola primaria di Ostiano che si sono visti rovinare tutte le decorazioni natalizie preparate nei giorni scorsi e che facevano bella mostra all’ingresso dell’edificio. Un gesto segnalato e condannato dall’assessore all’istruzione Livia Feroldi, anche attraverso la propria pagina social.

Non tanto nel mio ruolo istituzionale – ha spiegato Feroldi – ma soprattutto come cittadina e come mamma. Non sono qui a fare lo sceriffo, ci mancherebbe, ma vorrei sensibilizzare il paese e tutta la comunità a non voltarsi dall’altra parte, a sorridere o a giustificare queste ragazzate, perché tali sono. Chi ha compiuto questo atto, gratuito, dettato magari dalla noia, deve capire che ci sono conseguenze. Perché anche se hanno rotto “solo” delle decorazioni hanno mancato di rispetto a chi ha lavorato, ha speso tempo e fatica. Bambini ed insegnanti”.

Le decorazioni erano state preparate dagli alunni in occasione dello spettacolo di auguri di venerdì, poi domenica l’amara sorpresa.

Probabilmente i ragazzini che stanno sotto i portici a chiacchierare, o sono passati di lì, non sapendo bene cosa fare hanno pensato di strappare e rompere alcune stelle: ma ripeto, non è tanto il danno, ma il gesto. Non possono pensare di essere a casa propria, fare tutto ciò che gli passa per la testa e rovinare il lavoro degli altri. Questi sono gli adulti di domani e devono capire cosa è il rispetto per le altre persone”.

Amarezza e delusione, ma anche un appello. “Chiunque abbia visto o sappia qualcosa può, se lo desidera, fare sapere o segnalare ovviamente in anonimato. Perché sono convinta che ammettere la propria responsabilità sia la cosa più importante, capire che si è fatta una sciocchezza e chiedere scusa è la lezione più importante. Queste cose accadono in ogni paese, ma dobbiamo dire basta a questi gesti. Ai miei figli insegno il rispetto, non è possibile tollerare sempre tutto perché non è possibile fare sempre ciò che passa per la mente. L’anno scorso era toccato al presepe, poi erano stati imbrattati dei muri. Il paese non deve voltarsi, ma cercare di combattere questi gesti, anche piccoli, di inciviltà”.

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