L'ANALISI
18 Dicembre 2025 - 21:41
PESCAROLO - Un anno da incorniciare per il Museo del Lino di Pescarolo. Bilancio più che positivo per lo spazio museale di via Mazzini che, a quasi due anni dalla riapertura, è ripartito nel migliore dei modi sbarcando addirittura in Oriente.
Tra aperture mensili, eventi, visite guidate, mostre e diversi progetti per il nuovo anno il vice sindaco e assessore alla cultura Marta Fiammetti traccia il resoconto della rinascita di un luogo dal grande valore culturale.
«Quando abbiamo riaperto il nostro Museo – spiega Fiammetti – speravamo di avere un buon riscontro, ma mai ci saremmo immaginati che gli abiti delle nostre nonne sarebbero arrivati in Cina. Una grande soddisfazione e certamente un traguardo che ha gratificato il grande impegno per poterlo far rinascere».
Riaperto nella primavera dello scorso anno dopo dieci anni di inattività, il Museo del Lino «è un piccolo gioiello etnoantropologico con tanti abiti, oggetti, attrezzi e manufatti che raccontano della vita delle nostre nonne. Grazie alla collaborazione con la cooperativa il Borgo di Soncino, che ne gestisce le aperture, abbiamo potuto riaprire uno scrigno dal tesoro inestimabile fatto di un patrimonio immateriale, ovvero conoscenza, ingegno e tecnica».
Ma non solo le aperture nella prima e terza domenica del mese, anche mostre parallele, eventi per valorizzare al meglio oggetti che raccontano il mondo contadino nella pianura padana prima della meccanizzazione agricola: oltre 2mila in mostra, 8mila custoditi nei depositi e più di 2.500 manufatti ricamati a mano e raccolti in una stanza climatizzata.
«La collaborazione con il designer internazionale Alberto Zambelli, l’evento a Cremona e poi la mostra in Cina, hanno davvero dato un impulso notevole alla valorizzazione del Museo e al suo immenso patrimonio offrendo una vetrina internazionale ad abiti e oggetti. Sicuramente nel nuovo anno la collaborazione continuerà per proporre nuovi momenti, speriamo di incrementare le visite, anche scolastiche, e poi ci sono diverse idee da sviluppare, tra cui quella dell’info point».
Altro progetto in cantiere l’iter burocratico, molto complesso, per farlo tornare Museo a tutti gli effetti visto che al momento è classificato come raccolta museale.
E a questo proposito è di qualche giorno fa la nota del consigliere regionale Pd Matteo Piloni che in occasione della discussione del bilancio di previsione di Regione Lombardia 2026-2028 ha presentato uno specifico emendamento di 40mila euro per il museo pescarolese.
«Risorse necessarie per la loro valorizzazione e per sostenere le attività di queste realtà culturali – sottolinea il consigliere –. Il Museo del Lino di Pescarolo, in particolare, ha subìto recentemente un declassamento a Raccolta museale a causa delle difficoltà economiche legate alla gestione dei costi di apertura. Parliamo di una struttura che custodisce migliaia di reperti fondamentali per raccontare la tradizione contadina della Pianura padana. È proprio in casi come questo che Regione Lombardia dovrebbe intervenire per non disperdere un patrimonio culturale e identitario così rilevante».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris