L'ANALISI
03 Novembre 2025 - 09:13
PESCAROLO - Il Museo del Lino sbarca in Cina e lo fa in uno degli eventi fashion più importanti del panorama moda orientale. Da oggi e fino al 10 novembre, oltre cento abiti dell’archivio storico del polo museale di via Mazzini saranno esposti in una mostra creata ad hoc dagli organizzatori della Keqiao Fashion Week, uno dei distretti cinesi di moda più famosi al mondo.


«È una soddisfazione immensa – spiega il vice sindaco Marta Fiammetti che accompagnerà abiti e accessori assieme al designer Alberto Zambelli in Cina – e mai avremmo pensato che i nostri pezzi d’archivio, dal 1850 in poi, potessero uscire dall’Italia ed arrivare addirittura in Oriente. Certamente un grande ponte culturale e un interesse in quella che è una tradizione profondamente radicata nel nostro territorio».
È un’occasione unica per far conoscere ad un palcoscenico internazionale la storia del Museo del Lino, oltre che dare visibilità alla sua proposta culturale.
«Abbiamo riaperto il nostro Museo un anno e mezzo fa – continua Fiammetti – ma mai avremmo pensato di poter crescere così tanto. Valorizzare la tradizione tessile del lino in modo così costante, prima attraverso le aperture domenicali, poi i due eventi con Zambelli che hanno coniugato tradizione e innovazione, ora gli allestimenti oltreconfine pensati nei minimi dettagli. Davvero un percorso ricco che spero possa crescere ulteriormente».

Dopo il successo delle sfilate di Bloom Linum a Cremona e a Pescarolo, gli abiti sono dunque pronti a volare in Cina.
«Per noi è sicuramente una grandissima soddisfazione poter mostrare le nostre ricchezze al mondo – aggiunge il sindaco di Pescarolo Graziano Cominetti – Poter esporre abiti creati dalle mani e dall'ingegno dei nostri nonni, spesso realizzati con strumenti creati o adattati in casa, è motivo di profondo orgoglio. Il nuovo percorso con il designer internazionale Alberto Zambelli ci ha permesso di capire che possiamo rilanciare il nostro museo attraverso una prospettiva più moderna e adatta ai giovani. Riscoprire il patrimonio dei nostri nonni, la nostra cultura, la nostra storia credo sia quello che il Museo merita e per questo devo ringraziare il grande lavoro di Marta Fiammetti».
Quanto all’allestimento in Cina: «Dopo gli eventi legati a Bloom Linum, adesso ci spostiamo in Oriente, là dove secoli fa l'uomo iniziava quel percorso che si chiamava Via della Seta. Portare la nostra cultura, il nostro sapere e le nostre tradizioni è un po’ come portare la nostra anima, nella certezza che ne torneremo certamente arricchiti».
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