L'ANALISI
13 Dicembre 2025 - 05:05
SORESINA - Tangenziale Sud: da protagonista dei brindisi a pomo della discordia. Annicco tuona, Cremona risponde, il cantiere si monta, i paesi discutono.
«La tangenziale nasce con l’obiettivo di alleggerire il traffico oggi insistente sulla provinciale 89, che attraversa l’abitato nella zona Sud del paese. Si tratta di flussi rilevanti, prossimi ai 10mila veicoli al giorno, con punte che raggiungono il 20% di mezzi commerciali pesanti». Così il presidente della Provincia Roberto Mariani e i tecnici del capoluogo replicano a Maurizio Fornasari, sindaco annicchese, che aveva denunciato lo sperpero di denaro pubblico e un presunto, notevole, danno per il suo borgo.
Ma di che si parla? Il traffico in questione riguarda sia il comparto industriale soresinese, collocato a Est del centro abitato, sia i flussi di attraversamento che dalla provinciale 498, la via Bergamo per capirci, si dirigono verso Castelleone, il Cremasco e viceversa. Un nodo che, secondo i report, da anni pesa sulla vivibilità del centro e sulla sicurezza stradale. Più un favore a «quattro ditte di logistica» e «ai Comuni più grandi e importanti quando si vota come Soresina», secondo Fornasari, «ma senza vantaggi né per i soresinesi né per gli annicchesi che, anzi, finiranno per farne le spese in ogni senso».
Mariani la vede in modo diametralmente opposto. La tangenziale, secondo il presidente della Provincia, non è un progetto calato dall’alto o improvvisato. «L’opera è inserita da anni nella programmazione comunale, provinciale e regionale. Il Comune di Soresina ne avviò la realizzazione già a fine 2010; come noto, il fallimento dell’impresa esecutrice ne impedì il completamento, rendendo il tratto allora costruito inutilizzabile. Poi, grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge regionale 9/2020, le istituzioni coinvolte hanno avviato il percorso per completare l’intero ‘sistema tangenziale’. E oggi, con i finanziamenti disponibili, è possibile realizzare il primo lotto funzionale, quello che collega la provinciale 84 a via dello Stadio».
Capitolo chiuso? Ma per niente! «Il secondo lotto, in prosecuzione fino alla provinciale 47, richiede altri tre milioni, per i quali sono già state avviate le relative interlocuzioni». E c’è anche il tema del sottopasso ferroviario, forse il più spinoso: «Il terzo lotto riguarda invece l’Olmeneta–Treviglio, necessario per consentire il transito dei mezzi pesanti secondo le normative vigenti: a tal proposito è attivo un tavolo tecnico con Rfi per definire modalità operative, progettazione e coperture finanziarie. È quindi – chiarisce una volta per tutte Mariani – un processo articolato, che va perseguito con la dovuta serietà per raggiungere, nei prossimi anni, l’obiettivo strategico: spostare il traffico di attraversamento al di fuori dei centri abitati».
Al centro della replica, insomma, ci sono davvero le preoccupazioni espresse da Annicco e chi ci abita. Non si tratta di uno scudo che devia la freccia del ‘j’accuse’ dal ‘fratellino’ del soresinese, c’è di più: «Desideriamo rassicurare il sindaco Fornasari, perché i timori relativi a un ipotetico incremento di traffico nel suo Comune non trovano riscontro. Il collegamento verso la Paullese avverrà infatti lungo la provinciale 84, che non attraversa alcun centro abitato». E, se necessario, la Provincia – aggiungono dagli uffici, carte alla mano – assicura la disponibilità a intervenire con strumenti di regolazione. Tradotto: ‘tranquilli, se qualcuno passa paga’. «Quando necessario, potranno essere adottate ordinanze e misure di regolazione del traffico all’interno di Annicco per favorire i percorsi idonei – si legge infatti nel documento –. La Provincia, come sempre, resta pienamente disponibile a collaborare con l’amministrazione comunale».
Infine, Mariani respinge con decisione l’ipotesi di un Fantacalcio viabilistico: «Non esistono Comuni di serie A e Comuni di serie B. Tutti hanno pari dignità e meritano la stessa attenzione. L’opera è stata sviluppata tenendo conto anche delle valutazioni espresse dal Comune di Annicco, in uno spirito di collaborazione istituzionale. Sgombriamo il campo da qualsiasi fraintendimento – chiosa infatti il titolare della cattedra più cremonese di tutte –: non c’è mai stato, né ci potrà mai essere, un favoritismo verso qualcuno. Non appartiene al mio stile, né al mio modo di amministrare».
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