L'ANALISI
12 Dicembre 2025 - 05:05
ANNICCO - La discussione sulla tangenziale sud di Soresina si riaccende e arriva al borgo vicino, dove il sindaco interviene a viso aperto dopo l’approvazione definitiva del progetto da parte della Provincia. Mentre Soresina guarda all’opera come a un tassello strategico per la propria mobilità e per la riduzione del traffico in centro, Annicco teme effetti collaterali tutt’altro che secondari.
Maurizio Fornasari non usa giri di parole: «Sono contrario perché quando si fanno le strade di solito si pensa a una viabilità che possa servire e valorizzi il territorio. Questo lotto è solo un favore alla logistica e peraltro non capisco quanto trafficata la strada sia o sarebbe la futura strada. Hanno speso già sei milioni, e forse ne spenderanno altri otto, per ‘quattro ditte in croce’.»
L’opera, iniziata nel 2011 e poi rimasta sospesa per oltre un decennio, viene percepita come uno sforzo tardivo e poco utile: «Così urgente e l’hanno cominciata quasi 15 anni fa. Non mi sembra risolvano problemi né all’inquinamento di Soresina né al transito dei veicoli. Però continuano a danneggiare noi.» Annicco teme di diventare insomma il naturale punto di sfogo del traffico pesante, con un ritorno minimo in termini di risorse e servizi.
Da qui la provocazione, che il sindaco lancia con una punta di ironia ma anche di esasperazione: «Se si tratta di avere contatti, ed è una cosa che non mi è mai piaciuta, allora chiederò anch’io all’amico politico di turno i 4 milioni per fare una verifica di chi ha più traffico e poi farmi fare una circonvallazione!». Un messaggio chiaro, rivolto alla Regione e alla Provincia: se una strada nasce per migliorare la viabilità di un’area più ampia, allora tutti i Comuni coinvolti devono essere considerati allo stesso modo, secondo il sindaco annicchese. Il suo borgo, secondo lui perché più piccolo e meno goloso in termini elettorali, sarebbe stato considerato ‘di serie B’.
A Fornasari, che non fa distinzioni fra colori politici, è proprio il metodo che non va giù. Infatti un altro punto critico riguarda la logica urbanistica che avrebbe accompagnato, o non accompagnato, lo sviluppo delle zone produttive negli ultimi vent’anni: «Quando si fa una zona industriale bisogna prevedere i collegamenti. Al tempo non l’hanno fatto e ora ne paghiamo le conseguenze. Cosa facciamo tutti da domani, costruiamo le fabbriche e poi la Regione e la Provincia ci regalano le strade? Basta saperlo, così lo faccio anch’io».
La fascia tricolore chiosa con una punta di amarezza e uno sguardo molto pratico su ciò che attende Annicco nei prossimi anni: «Destra, sinistra, sindaco di adesso o di prima ancora, o ancora quello precedente: non ce l’ho con nessuno. Ma secondo me restano soldi come regalo politico, inteso alla città, e non a chi ci vive. Intanto i camion, cartelli o meno, passeranno ad Annicco ed eventuali soldi delle multe andranno a Soresina. Bella fregatura per i miei cittadini!»
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