L'ANALISI
10 Dicembre 2025 - 20:57
CREMONA - Quando la scienza conferma ciò che il cuore intuisce, nascono rivoluzioni silenziose. Una di queste è al centro di ‘Compagni di felicità’, volume curato dal professor Andrea Ungar e presentato oggi pomeriggio, 10 dicembre 2025, nella Sala Coppetti di Cremona Solidale.
Docente ordinario dell’Università di Firenze e direttore di geriatria ad alta intensità e cardiologia geriatrica dell’Ospedale Careggi, Ungar è anche presidente dell’associazione VETeris, da cui il progetto ha preso avvio. Il libro si inserisce nella visione ‘One Health’, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli anziani e degli animali da compagnia, promuovendo interventi strutturati ed un’adozione consapevole.
E tra le realtà attive nella sperimentazione di percorsi strutturati con animali vi è proprio Cremona Solidale, dove è in corso un importante studio multicentrico promosso da Alessandro Morandi, responsabile scientifico della struttura di via Zocco, in collaborazione con l’Università di Firenze ed il gruppo di lavoro di Ungar. «La prima fase ha coinvolto piccoli gruppi di anziani con decadimento cognitivo e disturbi del comportamento, accolti nei nostri Centri diurni Alzheimer», ha spiegato Giulia Principato, principale sperimentatrice.

Gli interventi, avviati a novembre, prevedono sessioni settimanali con due coadiutori e i loro cani, affiancati dagli educatori. E massima è anche l’attenzione al benessere animale: i cani hanno familiarizzato con gli ambienti prima dell’avvio delle attività e sono costantemente monitorati da Giuliana Caronna, veterinaria referente del progetto. «Lo scopo dello studio – ha concluso Principato – è dimostrare i benefici degli interventi assistiti non solo per l’anziano con demenza, ma anche per operatori e familiari, contribuendo a ridurre lo stress ed il carico assistenziale».
Ungari ha ricordato che «VETeris è la prima associazione che unisce geriatri e veterinari per gli interventi assistiti con gli animali rivolti agli anziani, e per diffondere la cultura dell’animale da compagnia». Una necessità crescente, se si considera che oltre il 35% degli over settanta vive in solitudine. «Per molti anziani, un animale rappresenta uno stimolo al movimento, una motivazione quotidiana e un sostegno emotivo prezioso», ha proseguito il professore, richiamando i benefici documentati sul benessere psicologico, sul sistema cardiocircolatorio, sul colesterolo e sull’umore.
Il volume raccoglie testimonianze di interventi svolti in ospedale e nelle Rsa, esperienze che mostrano non solo l’immediatezza dei benefici, ma anche la necessità di un rigoroso coordinamento multidisciplinare. Il progetto porta con sé anche il contributo di Morandi, responsabile scientifico di Cremona Solidale, e di Chiara Mussi, socia fondatrice di VETeris.
A illustrare il quadro normativo degli interventi assistiti con gli animali è intervenuta anche la geriatra Ilaria Ambrosino, collaboratrice di Ungar e coadiutore formato. «Dal 2015, questi interventi sono regolati da linee guida nazionali. Non sostituiscono le terapie tradizionali, ma le integrano con finalità educative, riabilitative o terapeutiche, e richiedono un’equipe qualificata».
Le specie coinvolte — cane, gatto, cavallo, asino e coniglio – operano sotto la supervisione di un veterinario referente, responsabile della salute animale e della sicurezza. Centrale è la figura del coadiutore dell’animale, professionista esperto nella gestione della specie impiegata. «Gli animali ci guidano» — ha proseguito Ambrosino — e l’interazione con loro incentiva, nell’anziano con demenza, importanti riduzioni dei disturbi comportamentali.
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