L'ANALISI
09 Dicembre 2025 - 19:29
Il tribunale di Cremona
CREMONA - «Io non faccio parte di nessun consorzio, mi invidiano, perché ho molto lavoro. Certo che lascio il mio bigliettino da visita. E quindi? Qual è il problema?». Un ‘cane sciolto’, Giovanni Carrera, 71 anni. Da più di 30 va in giro con il suo taxi, di giorno e di notte.
«Per Regolamento, i biglietti da visita non si possono lasciare e lui invece li lascia». Parola di Catalin Cornovac: due anni e mezzo fa si è preso la licenza da tassista, è portavoce dei tassisti nell’ambito della Cna Trasporti di Cremona. E con la sua querela, ha trascinato in Tribunale Carrera, accusato di concorrenza illecita mediante violenza o minaccia e di averlo calunniato.
La prima udienza sulla ‘guerra dei tassisti’ - storia di querele e controquerele - è andata in scena ieri. Per miccia, un fatto accaduto la mattina del 5 marzo di un anno fa, nel piazzale della stazione.
«Eravamo in stazione - ha spiegato Cornovac —. La regola è che il primo taxi della fila prende la prima chiamata con la telefonata alla colonnina o con il radio taxi o prende il cliente di persona». Cornovac, cartelletta di colore rosso tra le mani piena di carteggio, ha citato la legge quadro e il Regolamento del Comune. «Quel giorno — ha continuato —, il primo della fila era un nostro collega rimasto sul taxi. In quattro ci siamo allontanati due minuti, siamo andati a prendere il caffé al bar, di fronte alla stazione. Quando siamo tornati, Carrera aveva superato tutta la fila, era in mezzo alla strada, un cliente stava salendo. Mi sono avvicinato al finestrino per fargli notare che non stava rispettando il Regolamento, gli ho detto che non era corretto, che ‘così non si fa’, che toccava al collega in prima fila. Lui ha abbassato un po’ il finestrino. Mi ha detto: ‘Chi sei tu? Sei arrivato da poco, io sono qui da 30 anni. Voi non andate al bar’. Mi ha dato del romeno di m... Ho visto che con il braccio ha fatto il gesto di colpirmi, io mi sono allontanato all’indietro. Un gesto c’è stato. Lui ha caricato il cliente e se ne è andato. Tutto è avvenuto in meno di 15 secondi. Se ho avuto scontri fisici con Carrera? Assolutamente mai».
Di Carrera, Cornovac ha restituito ai giudici il ritratto di un ‘prepotente’, di un collega che non rispetta regole e turni di lavoro, al punto di averlo segnalato «almeno una decina di volte» alla Polizia locale («Io ho fatto i video, la polizia una volta ha guardato le telecamere»). E lo ha segnalato anche perché «non aveva il Pos». Ha raccontato un fatto accaduto il 22 febbraio del 2024. «Carrera aveva il turno dalle 7 alle 19. Si ha la possibilità di andare fino alle 20. Lui è arrivato in stazione per il treno delle 23, è venuto e si è piazzato».
A verbale è anche finito lo spaccato di un ambiente dove ci si fanno i dispetti. «Chiamate a vuoto? Corse a vuoto succedono tutti i giorni, perché ci sono colleghi che si divertono. Una volta ero in stazione. Suona la colonnina, scendo, rispondo, un anziano signore mi dà l’indirizzo, via degli Aceri 4’. Sono andato, non c’era nessuno. Una prassi del Carrera per far perdere la posizione ai colleghi. Sono tornato indietro, avevo già perso la corsa. Quella sera, dietro di me c’era Carrera, mi sono insospettito».
Gli avvocati Marco Soldi di Brescia e Paolo Bregalanti, difensori di Carrera, hanno portato a testimoniare il cliente caricato la mattina del 5 marzo sul suo taxi. «Conosco di vista Carrera - ha raccontato il cliente —, perché ho usufruito del sul lavoro da tassista. Varie volte ho preso il taxi con lui. Non c’è nessun rapporto di amicizia, non ci frequentiamo. Quel giorno sono arrivato in stazione, ho preso il taxi, ho aperto la portiera, sono salito». Cornovac e Carrera «si mettono a discutere. Ero seduto dietro, dalla parte opposta del conducente. Ho visto un braccio entrare dal finestrino e cercare di colpirlo. No, no, Carrera non ha reagito».
Il 6 marzo, Carrera si è presentato ai carabinieri e ha denunciato — una querela orale — Cornovac. Il 15 aprile, Cornovac si è presentato in Questura e ha denunciato Carrera. Il 15 aprile, Carrera è tornato dai carabinieri e ha integrato la sua querela contro Cornovac. Lo ha accusato di averlo colpito con pugni in testa e sulla mano. Ha raccontato di essersi visto costretto a rifugiarsi nel suo taxi per proteggersi dall’aggressione che gli ha procurato la distorsione del rachide cervicale: 10 giorni di prognosi, prolungata di 30 giorni dal medico curante. Alla querela, ha allegato il carteggio. Calunnia, per l’accusa.
Il 17 marzo prossimo, Carrera racconterà la sua verità.
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