L'ANALISI
SAN MARTINO DELL'ARGINE
09 Dicembre 2025 - 15:29
SAN MARTINO DALL’ARGINE - Riaprirà venerdì 19, alcuni giorni prima del previsto, il ponte sul fiume Oglio tra San Martino dall'Argine e Marcaria, chiuso da metà settembre per lavori.
I lavori erano iniziati ad aprile ma solamente la seconda parte dell’intervento ha previsto la chiusura completa.
Ad aggiornare la situazione sul futuro del ponte il sindaco Alessio Renoldi: «La riapertura al traffico veicolare sarà anticipata a venerdì 19, tre giorni prima rispetto a lunedì 22 data inizialmente prevista. Una notizia positiva per le realtà commerciali del nostro territorio che in questi tre mesi hanno sofferto della chiusura del ponte. Si tratta di guadagnare un fine settimana pre-natalizio, che potrà tornare utile a molte attività che hanno risentito della chiusura di questi mesi. Il ponte sarà completamente riaperto, e non a senso alternato, su un piano stradale „agevolmente percorribile”, ma non definitivo. Alcune lavorazioni – ricorda – non possono proseguire con il clima piovoso e freddo dell'inverno».
Alla luce di questo elemento è prevista una nuova chiusura, per proseguire con gli interventi manutentivi sul manufatto, di sole tre settimane, in date ancora da stabilire ma sicuramente in primavera, quindi con la fine della stagione fredda.
«La programmazione dei lavori conclusivi – assicura – comunicatami dalla Provincia di Mantova verrà effettuata con molta precisione e quindi le tre settimane basteranno». Rispetto ai cinque mesi preventivati inizialmente nello schema progettuale, il periodo di chiusura si è ridotto sensibilmente: «Aver ridotto a tre mesi e tre settimane la chiusura – conclude – è, nel complesso, una buona notizia. Ringraziamo nuovamente la Provincia di Mantova per i costanti aggiornamenti».
Il progetto ha previsto un investimento di circa un milione e mezzo di euro.
Le attività di studio e analisi hanno messo in luce un quadro non grave (considerata l'età dell'opera) in termini di ammaloramento dei calcestruzzi. Tuttavia il degrado si manifesta con distacchi di copriferro ed efflorescenze in zone localizzate. Più in generale è presente un diffuso stato di carbonatazione del calcestruzzo, indicatore di uno stato di attivazione della corrosione delle armature. Obiettivo dei lavori è stato migliorare la resistenza strutturale del ponte sia in termini sismici sia statici.
Inizialmente previsti nel 2022, i lavori sono poi slittati di tre anni per iniziare lo scorso settembre.
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