L'ANALISI
09 Dicembre 2025 - 09:07
La palazzina dell'Aler e il presidente Amedeo Ghidini
CREMONA - Parla l’Aler, adesso: è direttamente il presidente Amedeo Ghidini ad intervenire sulle polemiche sollevate dallo sfratto amministrativo eseguito il 27 novembre nei confronti dei due fratelli (uno disabile) residenti nell’alloggio di una palazzina di via Fatebenefratelli. Ritiene «doveroso», in premessa, fornire chiarimenti «nell’interesse della trasparenza e del corretto funzionamento della collaborazione istituzionale tra noi e il Comune». Poi Ghidini entra nel merito della procedura di decadenza avviata: «Non è stata né improvvisa né immotivata. Al contrario, è frutto di un percorso lungo, documentato e caratterizzato dall’assenza di riscontri da parte degli interessati».
Ricorda i passaggi principali: «12 pagamenti irregolari nei 24 mesi antecedenti l’avvio della procedura, con ultimo versamento risalente al 4 aprile 2024. Morosità complessiva superiore a 10mila euro, con il primo bollettino insoluto risalente addirittura ad aprile 2019. Numerose messe in mora e solleciti notificati correttamente (2021, 2023, 2024, 2025), molte delle quali concluse per compiuta giacenza. Nessun piano di rientro presentato. Nessuna richiesta di cambio alloggio agli atti. Ripetuti tentativi dei nostri community manager (agosto–settembre 2025) per ottenere la documentazione reddituale e patrimoniale non consegnata da anni, rimasti senza esito. Appuntamento fissato in sede su richiesta dei Servizi Sociali al quale gli interessati non si sono presentati».

Sul fronte istituzionale, invece, Aler «ha provveduto a informare con costanza e anticipo il Comune». Ecco come: «Il 23 ottobre 2025 con Pec al Settore Politiche Sociali con il calendario delle esecuzioni di novembre. Nella stessa data, pari comunicazione inviata via mail alla dirigente e al responsabile. Il 21 novembre 2025 — continua Ghidini — nuovo invio via Pec e via mail con il promemoria dell’esecuzione programmata il 27 novembre. A fronte di queste comunicazioni, tutte regolarmente agli atti, Aler non ha ricevuto alcun riscontro né una presa in carico formale del nucleo da parte del Servizio Sociale. Non risultano inoltre progetti attivi, interventi di sostegno, segnalazioni di fragilità né indicazioni circa un assistente sociale di riferimento».
La conclusione: «Ritengo quindi necessario evidenziare che Aler non ha proceduto in modo affrettato, ma ha seguito puntualmente la normativa, notificando tutti gli atti secondo legge e offrendo più volte disponibilità al dialogo, senza tuttavia ottenere collaborazione da parte degli inquilini».
Il fronte politico: «Trovo altrettanto fuori logica la polemica sollevata dal sindaco — Ghidini si rivolge direttamente a Virgilio — che avrebbe dovuto avere contezza della situazione sociale. Altrettanto doveroso è sottolineare che, mentre alle ripetute Pec di Aler relative all’emergenza abitativa non è seguita alcuna risposta, il Comune si dimostra invece ben più sollecito nel richiedere ad Aler il versamento dell’Imu sugli immobili di edilizia popolare, una questione che continuiamo a ritenere profondamente iniqua e che sottrae risorse importanti proprio alla manutenzione e al sostegno sociale degli inquilini più fragili. Aler continuerà a garantire la massima disponibilità al confronto istituzionale, ma è necessario che la collaborazione sia effettiva e reciproca, soprattutto nei casi che coinvolgono situazioni di morosità protratta e mancanza di contatti da parte dell’utenza».
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