L'ANALISI
08 Dicembre 2025 - 17:51
Alcune copie della lettera pastorale dal titolo ‘La Chiesa lo sa’
CREMONA - Esattamente cinquant’anni fa la Chiesa universale arrivava alla chiusura del Giubileo del Rinnovamento e della Riconciliazione e raccoglieva i frutti del Sinodo sulla evangelizzazione nel mondo moderno, indetto nel 1974 da Paolo VI e culminato nella Evangelii nuntiandi, esortazione apostolica scritta da Papa Montini e pubblicata proprio l’8 dicembre 1975.
Oggi, a mezzo secolo esatto di distanza da quel giorno e nel ricordo delle coincidenze che accomunano quello attuale con un altro «momento cruciale del cammino della Chiesa», il vescovo Antonio Napolioni consegna alla Diocesi di Cremona la sua nona lettera pastorale, dedicata proprio a una rilettura delle «pagine luminose e ancora attuali» della Evangelii nuntiandi, ritrovandone segni profetici per una interpretazione e una assunzione di impegno nel tempo presente. La Chiesa lo sa. Queste parole - si legge sul sito della Diocesi - tratte dall’esortazione apostolica del 1975, danno il titolo alla lettera pastorale in cui il vescovo si lascia interrogare: «Ma la Chiesa lo sa davvero? Conosce davvero il suo Signore e condivide il suo sguardo sul mondo?».
Interrogativi che guidano la riflessione contenuta nelle pagine edite da TeleRadio Cremona Cittanova e in distribuzione in tutte le parrocchie della Diocesi. Domande che conducono al cuore della missione della Chiesa, «missione di evangelizzatori [… ] in questi tempi di incertezza e di disordine», come richiamava cinquant’anni fa Papa Paolo VI con parole straordinariamente provocanti per il nostro presente.
«Oggi – scrive infatti il vescovo Napolioni – abbiamo bisogno di un nuovo annuncio di Cristo». E qui prende significato anche questa rilettura di un testo «così lontano nel tempo», ma così vicino a un Cristianesimo che affronta sfide inedite con «le chiese che si svuotano, le comunità che invecchiano, le vocazioni che calano». «Momenti cruciali», appunto, in cui è necessario ritrovare riferimenti capaci di essere «fuoco nel cuore e luce per la mente, certezze limpide e feconde, che valgono più di tante programmazioni e attività».
Riferimenti che il vescovo ritrova nelle parole potenti e profetiche di Paolo VI, tradotte in nove capitoli che completano e declinano il titolo della lettera: La Chiesa lo sa… sa che il suo Signore è vivo, che ogni uomo ha sete di Dio, che una vita bella parla, che lo Spirito rinnova la Chiesa… «Scrivo queste cose – spiega Napolioni – per uscire dalle tentazioni della confusione e dello smarrimento, delle mode e degli schieramenti o, peggio, della divisione e dell’inerzia, come se fossimo una Chiesa “che non sa” quanto è amata e abitata da Dio, quanto amore e bene scorrono nelle sue vene più piccole e nascoste […] perché la Chiesa sia più discepola, testimone e madre. Riformata nel capo e nelle membra, convertita all’essenziale della vita cristiana, umile e libera in un mondo violento e minaccioso per quanto è fragile».
Il testo della lettera pastorale - precisa il sito della Diocesi - è disponibile nelle parrocchie, nelle librerie di ispirazione cattolica della città di Cremona e presso la Casa della Comunicazione (via Stenico 3 – tel. 0372462122 – e-mail edizioni@teleradiocremona.it): costo di copertina 1,50 euro a copia.
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