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CONTRO IL BULLISMO

La forza di chi trasforma le ferite in coraggio: studenti rapiti dal racconto di Capperi

La sua testimonianza, sostenuta anche dal Rotary, ha mostrato come la gentilezza possa nascere dal dolore e diventare impegno concreto per gli altri. La sua esperienza diretta ha guidato i ragazzi in un confronto sincero su esclusione, derisione e responsabilità condivise

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

08 Dicembre 2025 - 08:30

La forza di chi trasforma le ferite in coraggio: studenti rapiti dal racconto di Capperi

CREMONA - Bullismo, voglia di non arrendersi, testimonianza diretta di cosa voglia dire essere emarginati: questi sono stati gli ingredienti dell'intensa e coinvolgente mattinata al Ghisleri, supportata da Rotary Club Cremona Po, che ha portato nell'istituto di via Palestro Raffaele Capperi, classe 1994, nato a Monticelli d'Ongina, che con una dialettica incisiva e molto coinvolgente ha raccontato la propria battaglia contro il bullismo: condizione di fragilità scaturita dalla sindrome Treacher Collins. Autore del libro 'Brutto e Cattivo', cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno sociale, testimonial di White Bird (spin off del noto film Wonder), Capperi, una delle 'Voci d'Europa contro il bullismo' presso il Parlamento Europeo, ha incantato i ragazzi con il racconto della sua vita. Senza mezzi termini, e con la schiettezza che lo contraddistingue, ha narrato dei tre tipi di indifferenza subiti, degli atti di derisione latenti subiti anche in età adulta, ai quali ha reagito con determinazione, intelligenza e una grande ironia, trasformando le sue cicatrici in un invito ad 'essere gentili, sempre!'.

capperi

A fare gli onori di casa la preside, Lorenza Badini, la vicepreside, Gloria Gazioli e Rossella Aurilio, referente della commissione bullismo che hanno accolto Lauretta Gatti, del Rotary Club Cremona Po e Raffaele Capperi, che dal 2020, quando è uscito il suo primo libro, ha messo a disposizione degli altri la propria esperienza, non limitandosi a parlare di bullismo, ma anche aiutando - attraverso le piattaforme social come TikTok, Instagram e Facebook - le famiglie con figli con la stessa disabilità.

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