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Via Sesto: centinaia di no, il senso unico non tornerà

Sperimentazione accantonata dopo l’ondata di proteste. Zanacchi: «Pace col quartiere». Canale: «In 65 giorni di divieto, circa 40 servizi della Polizia locale e 120 contravvenzioni»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

08 Dicembre 2025 - 05:15

Via Sesto: centinaia di no, il senso unico non tornerà

Un controllo della Polizia locale in via Sesto nel periodo del senso unico

CREMONA - Centinaia di telefonate di protesta al centralino della Polizia locale e agli uffici comunali: una sorta di referendum telefonico che ha sepolto sotto una valanga di ‘no’ il senso unico di via Sesto. Che, quindi, non solo è stato cancellato il giorno stesso che è stata riaperta via Bergamo, sabato 29 novembre, ripristinando il doppio senso di circolazione, ma è stato anche spedito in soffitta dall’amministrazione a furor di popolo, fra i progetti destinati a impolverarsi. Intanto dall’assessore alla Sicurezza Santo Canale arriva il bilancio dei controlli effettuati nei 64 giorni in cui via Sesto è stata a senso unico in direzione incrocio con via Sant’Ambrogio: 120 contravvenzioni.

Un cartello di protesta

Questa però non era l’intenzione iniziale dell’amministrazione. Il primo ottobre l’assessore alla Mobilità Luca Zanacchi aveva spiegato: «Il senso unico di via Sesto resterà anche dopo la fine del cantiere di via Bergamo in via sperimentale per valutarne l’impatto a viabilità tornata normale. Metteremo dei rilevatori di traffico e potremo ragionare su dati veri e non su impressioni».

Ma la protesta dei cittadini e anche «il passo indietro del Comitato di quartiere che prima ci ha detto che si trattava di una richiesta dei residenti e poi si è tirato indietro» hanno fatto cambiar rotta all’amministrazione: «Quest’anno — spiega ora Zanacchi — abbiamo fatto molti e importanti lavori in città. Ne daremo conto in una prossima conferenza stampa. Siamo però anche consapevoli che i cittadini hanno patito disagi oggettivi a causa dei cantieri. Vogliamo quindi ripristinare la connessione con la città, vogliamo dare la percezione ai cittadini che siamo tornati alla normalità. Poi, se ci sono valutazioni da fare, le faremo, ma con tutta calma, senza la spinta dell’emergenza».

Luca Zanacchi

Comunque le centraline sono state installate: «Rilevano tutti i mezzi tranne le biciclette in modo da capire l’impatto di entrambe le soluzioni viabilistiche e poter fare prossime e future considerazioni sulla base di dati oggettivi. Abbiamo riaperto per questo e anche per ‘fare pace’ con il quartiere». Anche l’assessore Canale è stato testimone della «rivolta telefonica»: «Sono pervenute numerose segnalazioni da parte dei cittadini affinchè il doppio senso di marcia fosse quanto prima ripristinato».

Santo Canale

Ma nel periodo dal 26 settembre al 29 novembre in cui via Sesto è stata a senso unico sono stati predisposti «circa quaranta servizi specifici da parte della Polizia locale, duranti i quali sono state elevate numerose sanzioni, circa 120, per mancato rispetto del divieto e circolazione contromano. Ciò che sfugge — sottolinea Canale — è che una modifica alla viabilità non viene determinata allo scopo di rendere difficoltosi gli spostamenti dei cittadini, ma di tutelarne la sicurezza. In un tratto come quello di via Sesto, dal momento in cui era stato imposto il senso unico, la decisione di non rispettare il divieto da parte di numerosi conducenti ha determinato un rischio di incidenti frontali altissimo, soprattutto a causa della mancanza di visuale. Purtroppo molti cittadini non ne hanno colto la pericolosità e, soprattutto nelle fasce orarie pre serali e serali quando il traffico andava scemando e si rendeva possibile effettuare manovre con maggiore libertà, numerosissimi guidatori percorrevano il tratto contromano, mettendo in pericolo se stessi e gli altri. Si è reso allora necessario organizzare alcuni servizi specifici che, a malincuore, hanno accertato sempre un elevato numero di sanzioni».

Multe da 29,4 euro se pagate entro 5 giorni che diventano 60,9 euro dal sesto al 60° giorno.
Infine dalla presidente del Comitato di quartiere 1 (Risorgimento, Sant’Ambrogio, Incrociatello, via Sesto), Lionella Leoni, arriva un no comment alla cancellazione del senso unico: «Vedremo se porterà altre code, ma nel quartiere abbiamo un problema più ampio di viabilità che va affrontato».

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