Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IN AULA

«Giro di polizze e movimenti anomali»

Ex funzionaria di banca accusata di truffa da oltre 2 milioni a due anziane sorelle

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

03 Dicembre 2025 - 08:44

«Giro di polizze e movimenti anomali»

CREMONA - L’anno è il 2016. Nella banca, il Credem, dove dal 2007 Cristina Pedrabissi è funzionaria — senior private banker — parte un accertamento. Il focus è su cinque polizze vita stipulate - tra il 2011 e il 2013 - dalle sue clienti Giordana e Marise Zanardi, sorelle di 90 e 92 anni. Beneficiaria delle polizze è Irene Bodini, madre di Maurizio Merlini, marito della bancaria (morto a febbraio di quest’anno). È, questo, l’antefatto della vicenda culminata prima nel licenziamento 'per giusta causa' di Pedrabissi (settembre del 2022), poi nel processo in cui l’ex funzionaria è accusata di una maxi truffa da 2 milioni e 200mila euro alle sorelle Zanardi di Casalbuttano, dal 2011 e per 10 anni. Giordana, vedova e madre dell’unico figlio Raffaele Ghisolfi morto nel 2010, scomparirà a luglio del 2020; sua sorella Marise, una vita da ostetrica, nel dicembre successivo. Le Zanardi di Casalbuttano erano ricoverate in Rsa, a Cremona.

Storia di polizze liquidate, di disinvestimenti, di denaro che prende un’altra strada: dal Credem migra a Fideuram, sui conti correnti aperti, qui, dalle sorelle Zanardi. Storia di assegni circolari e di prelievi sospetti. Per la Guardia di finanza, Pedrabissi, bancaria che mastica la materia e sa come movimentare denaro al pc, e il marito avrebbero fatto una vita agiata con i soldi delle ignare sorelle Zanardi.

Roberto Reggiani è l’avvocato di Credem. Al processo riveste il doppio ruolo di parte civile e responsabile civile, chiamato in causa da Leonardo Ardigò, imprenditore milanese, erede di Marise e parte civile con l’avvocato Roberto Peccianti. All’udienza di ieri, Reggiani porta a testimoniare chi ha fatto le ispezioni bancarie. A metà del 2016, la verifica scatta perché «il nome di Irene Bodini, beneficiaria delle 5 polizze, non è censito negli archivi». Si procede con la cartolarizzazione: consiste, in generale, nell’avere conferma da parte del cliente del patrimonio. Nel caso specifico, «di sapere anche chi fosse la beneficiaria Bodini». Gli ispettori si recano a casa dell’anziana Giordana (Marise è già ricoverata a Cremona Solidale). All’incontro c’è la bancaria. Giordana spiega che Irene Bodini «è persona a me vicina». Pedrabissi descrive la suocera come «una sorta di dama di compagnia». All’esito della cartolarizzazione, «non sono emerse anomalie».

La doccia fredda arriva ad aprile del 2022, quando la compagna di Ghisolfi - erede di Giordana Zanardi - presenta in banca un reclamo con allegata una querela (l’erede ha poi fatto una causa civile). Si riavvolge il nastro. Si riaccendono i riflettori su polizze, movimentazioni, spese, prelievi. Emerge che dopo la cartolarizzazione, i soldi migrano. Emergono le «anomalie».

La funzionaria Pedrabissi viene convocata nella sede di Reggio Emilia, «perché a valle del reclamo viene intercettato un bonifico anomalo: dal conto corrente di una delle sorelle Zanardi, i soldi finiscono su un conto di Maurizio Merlini». La bancaria giustifica il bonifico così: «Si tratta del prestito che la famiglia Merlini aveva fatto alla famiglia Zanardi». All’udienza del 6 maggio scorso, nella sua lunga difesa, Pedrabissi ha spiegato quel prestito. Ha fatto verbalizzare che Ghisolfi, manager che ne sapeva di investimenti, «tra il ‘96 e il 2000 decide di investire anche denari dei ‘Merlini di Casalbuttano’», non mi fa il nome (solo dopo dice di aver scoperto che i soldi erano di Giorgio Merlini, suo suocero, ndr). Il Duemila è l’anno dell’euforia in borsa, ma nell’arco di un anno e mezzo, la borsa crolla». Dopo la morte di Ghisolfi, «la madre Giordana e la zia Marise ereditano i soldi. La loro prima preoccupazione era la restituzione del denaro a Merlini». Così Pedrabissi ha giustificato «i tantissimi assegni, i bonifici dal conto di Giordana a Maurizio Merlini per acquisti personali, arredi di lusso». Il pm l’aveva riassunta così: «Per la difesa, insomma, i soldi utilizzati erano la restituzione di denaro al papà di Merlini, che aveva dato in gestione al figlio di Giordana».

Torniamo a ieri. Il pm, Federica Cerio, incalza un ispettore. E a verbale finisce che «nell’incontro del 2022, Pedrabissi non fa i nomi né di Giorgio Merlini né di Ghisolfi». In quell’incontro, dalle 15 alle 18.30, la bancaria risponde a 23 domande. Più in generale «ha dato una macro giustificazione, spiegando che i movimenti fatti dalle sorelle Zanardi erano legittimi». La funzionaria «non si spiegava il perché del reclamo». Pedrabissi viene licenziata e segnalata all’Albo dei consulenti finanziari. Partono le cause civili, i sequestri, l’indagine della Guardia di finanza. Di riciclaggio devono rispondere la suocera Bodini e Carmen Bolzoni, l’anziana madre della Pedrabissi. Bolzoni è risultata beneficiaria di una polizza Fideuram stipulata da Marise Zanardi. «Non sapevo che ci fossero polizze in favore di mia madre»: così l’ex bancaria.

In aula (ieri) testimonia suo fratello. Racconta dei rapporti stretti, professionali e amicali, tra la sorella e le anziane Zanardi. «Ho conosciuto le sorelle Zanardi nel periodo in cui mia sorella è stata male. Era a casa da più di 6 mesi, io andavo a trovarla con mia madre. Trovavo spesso le due sorelle: o c’era l’una o c’era l’altra. Non ho mai conosciuto il figlio di Giordana.» E ancora: «Mia madre da mia zia ha ereditato una villa e delle monete in oro. Mia sorella gestiva la situazione patrimoniale di mia madre e mi teneva al corrente». Il pm lo incalza: «Le sorelle Zanardi le hanno mai menzionato la famiglia Merlini?». «No». «Le hanno mai parlato di Bodini Irene?». «No». «Lei ha riferito che sua sorella si occupava della situazione patrimoniale di sua madre e che la teneva al corrente. Quindi sapeva che sua madre ha beneficiato di una polizza da Marise Zanardi?». «No». Il 20 gennaio la sentenza.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400