Il campione insieme ai più fragili

CASTELVERDE - Un campione del mondo al ‘Redentore’. Questa mattina, accolto dagli applausi del folto pubblico, è arrivato alla Rsa di via Gardinali l’ex calciatore della Juventus e della Nazionale italiana, che ha concluso la sua carriera come allenatore del Bologna, originario di Castelverde, Antonio Cabrini.

Il ‘vip’ del pallone, che con gli azzurri nel 1982 ha vinto in Spagna il mondiale, su invito del presidente don Claudio Rasoli, nell’ambito della rassegna ‘Le eccellenze cremonesi’, ha raccontato al folto pubblico i suoi esordi, ricordando gli anni giovanili alla cascina Mancapane tra Casalbuttano e Castelverde, dove ha iniziato a tirare i primi calci insieme agli amici.

Cabrini ha sottolineato il grande valore della Cremonese di quegli anni nei quali ha iniziato la sua grande avventura, una squadra composta da gente di grande livello che ha investito molto nel mondo giovanile: basti pensare che sei ragazzi di quella compagine sono andati a giocare in serie A.

Ovviamente non poteva mancare il riferimento al campionato del mondo, vittoria che non è stata solo calcistica, ma anche sociale, perché ha riportato serenità e coesione in un Paese che veniva dagli anni di piombo e da lacerazioni sociali importanti.

Il grande sportivo ha risposto anche alle domande degli ospiti rimarcando come il mondo del calcio oggi sia molto diverso rispetto ai suoi tempi.

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