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PORNOGRAFIA MINORILE

«Adescate in chat e abusate»

Cremonese 41enne a processo: l'indagine dopo la denuncia di una mamma, presunte vittime di 12 e 13 anni

La Provincia Redazione

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01 Dicembre 2025 - 21:18

'Adescate in chat e abusate'

CREMONA - Un 41enne della provincia di Cremona sarà processato in Tribunale ad Ancona per pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico realizzato con minorenni. Stando alle accuse, avrebbe commesso abusi sessuali su quattro ragazzine tra i 12 e i 13 anni, negli anni 2022 e 2023. Il processo si svolgerà con rito abbreviato il 20 aprile davanti alla giudice Francesca De Palma.


LA VICENDA

Era emersa da una indagine della Squadra mobile di Ancona, partita nel 2022, dopo che la madre di una 12enne residente nel capoluogo dorico aveva sporto denuncia in Questura. La figlia aveva confidato ad una psicologa di aver avuto rapporti intimi con un adulto conosciuto in una chat di incontri nell’estate del 2022. Il 41enne cremonese avrebbe indotto la ragazzina a mandargli foto e poi l’avrebbe raggiunta ad Ancona in automobile per incontrarla di persona cinque volte, tra settembre e ottobre 2022, in luoghi appartati. Dopo la denuncia della madre, la polizia era risalita al 41enne: erano state trovate le chat e le foto sul cellulare della minorenne. Il gip di Ancona aveva disposto per gli arresti domiciliari per il 41enne.

IL SEQUESTRO

Nel cellulare e in altri apparecchi informatici dell’imputato, sequestrati, era stato trovato materiale pedopornografico, quasi 500 file, dove comparivano altre tre minorenni originarie di Lombardia e Emilia Romagna. Due le parti civili che si sono costituite in udienza preliminare ad Ancona. Tra loro la parte offesa di Ancona, rappresentata dall’avvocato Silvia Paoletti, e i genitori tramite l’avvocato Roberto Regni. In udienza era presente anche l'imputato, assistito dagli avvocati Danilo Pichierri e Carlo
Pellegri: i legali di difesa hanno avanzato la richiesta di accedere a un percorso di giustizia riparativa ma non c'è stato il consenso delle parti e quindi la giudice ha respinto la richiesta.

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