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IL REPORT DELLA CGIA

Tredicesime più ‘light’: diciotto milioni in meno

In media 85 euro a testa in provincia di Cremona. Gli alimentari il bene più acquistato

Elisa Calamari

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02 Dicembre 2025 - 05:10

Tredicesime più ‘light’: diciotto milioni in meno

CREMONA - I primi accrediti sui conti correnti sono arrivati già ieri (ai pensionati) e rappresentano una boccata d’ossigeno in un periodo caratterizzato dalle crescenti spese: la tredicesima, anche quest’anno, sarà percepita da tantissimi cremonesi. Di più rispetto all’anno precedente: da 222.643 a 223.327. I pensionati sono pressoché stabili, mentre i dipendenti sono cresciuti di circa 500 unità e questo significa che sono aumentati i contratti regolari. C’è però anche un lato negativo, che accomuna tutti gli italiani: la busta aggiuntiva sarà più leggera. Si passa infatti da una media di 1.254 euro a testa, agli attuali 1.169 euro circa. Vale a dire 85 euro in meno per regali di Natale o di Santa Lucia.

Ad elaborare i dati è stata la Cgia di Mestre, che ricorda come da quest’anno si possa contare anche sul ‘bonus mamme’, che sarà erogato sempre a dicembre alle lavoratrici dipendenti o autonome con due o più figli a carico e con un reddito annuo inferiore a 40mila euro. L’importo, corrisposto una tantum, è pari a 40 euro per ogni mese lavorato nel 2025 e non potrà superare i 480 euro. Inoltre, anche per l’anno in corso è confermata l’erogazione a dicembre di un bonus di quasi 155 euro ai pensionati Inps over 64 con redditi molto bassi. Per beneficiarne gli aventi diritto devono percepire una pensione annua non superiore al trattamento minimo Inps, fissato a 7.844,20 euro.

Tornando alle tredicesime italiane, al netto delle imposte ammonteranno a circa 42 miliardi e 83 milioni di euro. Rappresenteranno però un significativo introito anche per l’erario, con un gettito Irpef stimato in 13,8 miliardi di euro. Di conseguenza l’Inps, le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati per onorare il pagamento delle tredicesime dovranno sostenere un impegno economico complessivo pari a 55,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda la provincia di Cremona, complessivamente nelle tasche dei cittadini questo mese dovrebbero entrare circa 261 milioni di euro aggiuntivi: 18 milioni in meno rispetto all’anno scorso, sempre stando alle proiezioni della Cgia.

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Visto l’andamento dei consumi delle famiglie registrato nella prima parte dell’anno, l’ente veneto ipotizza anche, rispetto all’anno scorso, che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali di Natale possa essere di circa 10 miliardi. Un importo che rispetto a 10 anni fa si è ridotto di circa un terzo. Come mai? In primo luogo perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano verso la fine di novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. Anche quest’anno i generi alimentari e le bevande alcoliche dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato dagli italiani. Seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento e le scarpe, i viaggi, i soggiorni nelle spa e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali digitali saranno tra i più gettonati: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, subiranno un ulteriore aumento rispetto ai volumi registrati l’anno scorso. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e i buoni regalo per gli acquisti online. Tredicesime a parte, però, la Cgia non ha dubbi: le famiglie quest’anno diminuiranno il budget destinato agli acquisti ‘accessori’. E così anche Babbo Natale viaggerà più leggero.

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