Mutuo da 857mila euro per completare la riqualificazione delle casematte

PIZZIGHETTONE - Un mutuo di circa 857mila euro, acceso presso Cassa Depositi e Prestiti, per completare la riqualificazione del comparto nord delle casematte: il finanziamento regionale ottenuto tramite il bando Arest, infatti, non basta per portare a termine l’intervento che permetterà di ricavare botteghe e locali nelle mura. La novità, messa ai voti durante l’ultimo consiglio comunale tramite variazione di bilancio, ha acceso il dibattito.

Il gruppo di minoranza «Insieme si cambia Pizzighettone», guidato da Elisa Mancinelli, ha bocciato il provvedimento: «Riteniamo francamente assurda e scellerata la scelta dell’Amministrazione che si indebita, e indebita una comunità intera, per portare a termine un progetto che era stato ‘venduto’ come iniziativa autofinanziata tramite bando e contributo degli operatori economici interessati all’occupazione degli spazi. Senza contare poi che, come spiegato dall’assessora Anna Alquà, la quota finanziaria dovrebbe essere coperta dal contributo che si introita annualmente da Edison per la centrale idroelettrica. La somma sarebbe però vincolata a realizzazione di mitigazioni ambientali». Mancinelli e l’altra consigliera Claudia Dioli ritengono dunque che «le scelte fatte in questi quasi cinque anni dalla maggioranza Moggi siano per niente azzeccate: hanno guardato l’interesse del centro trascurando le periferie». La minoranza recrimina anche la mancanza di investimenti «per il comparto del commercio, in difficoltà e quasi inesistente a Pizzighettone» e l’assenza di progetti sugli impianti sportivi, non presentati ai bandi. «Eppure di un centro sportivo Pizzighettone ha bisogno – è la conclusione –: basta leggere i numeri del basket, del tennis e della pallavolo».

La fase uno del progetto Arest terminerà a fine anno, il mutuo (che ha ottenuto il parere positivo del revisore dei conti) coprirà invece la fase due, dal costo di altri 1,6 milioni, di cui 158mila già finanziati. Il contributo di Regione Lombardia si fermerà a 2 milioni complessivi, ma il Comune spera in un altro sostegno pubblico, da Fondazione Cariplo: potrebbe portare 300mila euro nelle casse, che andrebbero così a diminuire l’esposizione finanziaria.

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