L'ANALISI
LA NOSTRA SALUTE
27 Novembre 2025 - 12:45
Le specialiste dell'ambulatorio Parkinson
CREMONA - Pensare al Parkinson significa spesso immaginare la progressiva limitazione dei movimenti: il corpo diventa più rigido, lento, tremulo, e faticoso da muovere nello spazio. Per questo restare attivi è fondamentale, e oggi è possibile farlo grazie a percorsi riabilitativi innovativi e multidisciplinari.
È questo il tema centrale dell’incontro “Parkinson in movimento”, promosso dall’ASST di Cremona, in programma sabato 29 novembre 2025 alle ore 10 in Sala Zanoni a Cremona (via Vecchio Passeggio 1, accessibile con ascensore). L’iniziativa si svolge con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona e dell’Associazione La Tartaruga.

Durante l’incontro, gli specialisti dell’Ambulatorio Parkinson dell’Ospedale di Cremona, parte del reparto di Neurologia diretto da Stefano Gipponi, racconteranno il percorso riabilitativo dei pazienti e l’uso di strumenti tecnologici e virtuali che rendono la riabilitazione più efficace e coinvolgente. Interverranno anche:
Silvia Romano, neurologa
Letizia Pezzi, fisiatra
Lucia Feltroni, fisiatra
Laura Priori, logopedista
Raffaella Galli, psicologa
La testimonianza di un paziente, il signor Giuseppe, mostrerà come la filosofia “mi muovo dunque sono” abbia migliorato il suo percorso di cura nella nuova palestra Parkinson, allestita grazie alla donazione degli Amici dell’Ospedale di Cremona.
A chiudere l’incontro saranno la presidente de La Tartaruga, Marina Cavalli, il vicepresidente Angelo Corbani e la consigliera Ilaria Dilda, che illustreranno le attività dell’associazione dedicate ai pazienti con Parkinson. La moderazione sarà affidata a Stefania Mattioli, responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’ASST di Cremona.
«I pazienti che accedono all’ambulatorio – spiega Gipponi – possono presentarsi per una prima visita neurologica o per un controllo. In entrambi i casi vengono sottoposti a una valutazione clinica mirata e all’applicazione di scale specifiche per i disturbi del movimento, utili a definire il quadro motorio e funzionale. Sulla base della valutazione neurologica, il paziente può essere inviato a valutazione fisiatrica».
La Neurologia di Cremona segue circa 200–250 pazienti con malattia di Parkinson o parkinsonismi atipici, inseriti in percorsi di monitoraggio clinico e riabilitativo continuativo. La cura si basa principalmente su trattamenti farmacologici (dopamina e levodopa), ma – precisa Gipponi – non bastano: la qualità di vita e l’autonomia richiedono anche terapie non farmacologiche, in particolare la riabilitazione neuromotoria e logopedica, personalizzata e continuativa nel tempo.
Attualmente, l’ambulatorio è attivo due volte al mese, ma l’obiettivo è raddoppiare le prestazioni nel 2026. I tempi di attesa sono circa 45 giorni per una prima visita e 120 giorni per il controllo, destinati a ridursi con l’aumento dell’offerta. La prenotazione può essere effettuata tramite CUP o presso la segreteria dell’Unità di Riabilitazione specialistica (1° piano, lato sinistro).
La valutazione fisiatrica consente di individuare il percorso riabilitativo più appropriato, che può essere:
Trattamento ambulatoriale quotidiano (30-60 minuti)
Macroattività Ambulatoriale Complessa (MAC), dedicata a pazienti con bisogni specifici, con sedute di 2-3 ore da programmare 2-3 volte a settimana, integrando fisioterapia neuromotoria, logopedia, stimolazione cognitiva e supporto psicologico.
Come sottolinea Raffaella Galli, psicologa: «L’approccio multidisciplinare considera anche la dimensione emotiva dei pazienti, fondamentale per raggiungere gli obiettivi terapeutici».

L’ospedale dispone di Pablo e Timo, strumenti che utilizzano sensori e pedane stabilometriche per allenare equilibrio, movimenti funzionali e coordinazione, integrando realtà aumentata ed exergame. I pazienti vedono in tempo reale gli effetti dei propri gesti, aumentando motivazione e divertimento.
Emilia, 64 anni, racconta: «Mi sento bene facendo ginnastica con questo metodo. Il mio esercizio preferito è quello della guida: poterlo fare in palestra, anche se per finta, mi diverte e non penso a nient’altro».
Le sedute fisioterapiche durano circa due ore e combinano ginnastica, potenziamento, coordinazione e attività interattive, aumentando l’adesione dei pazienti. Laura Priori, logopedista, evidenzia che le attività stimolano voce, articolazione, deglutizione e funzioni cognitive, con risultati migliori grazie alla tecnologia.
Dopo l’Alzheimer, il Parkinson è la malattia degenerativa più diffusa: in Italia colpisce circa 300.000 persone, con esordio possibile anche fra i 45 e i 55 anni.
Data e luogo: Sabato 29 novembre 2025, ore 10.00, Sala Zanoni, via del Vecchio Passeggio 1, Cremona (accessibile con ascensore)
Programma:
10.00 – Apertura e saluti cordiali
10.20 – L’Ambulatorio Parkinson in ospedale: cosa c’è di nuovo
11.00 – La palestra che fa per te: benefici del movimento reale e virtuale
11.30 – Mi muovo dunque sono: testimonianze dei pazienti
12.00 – La Tartaruga, chi va piano…: attività, progetti e prospettive per pazienti e caregiver
12.50 – Posso fare una domanda?: libero dibattito con il pubblico
13.30 – Chiusura: arrivederci alla prossima occasione
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