Caos sui treni del mattino: pendolari bloccati tra soppressioni, ritardi e bus fuori tempo

Di conseguenza, questi ultimi hanno utilizzato il diretto 10656 delle 7,41 per Milano che percorre l'altra linea, con fermate a Crema e Treviglio. In realtà, convoglio ha preso il via con 25 minuti di ritardo. Ad andarci di mezzo sono stati anche gli utenti della linea Cremona-Treviglio, già penalizzati ad inizio giornata dalla cancellazione del diretto 10606 per Milano, atteso a Crema alle 7,20.

"Questa mattina il treno previsto come 2158 era guasto" - interviene Matteo Casoni, del comitato di pendolari 'In orario' -: a quel punto, per predisporre la sostituzione con un convoglio con carrozze ‘medio-distanza’, era stato inizialmente programmato in partenza da Piadena, con servizio sostitutivo di pullman da Mantova fino a Piadena. Poi è stato deciso di farlo partire da Cremona, ma i pullman non hanno fatto in tempo ad arrivare. Il 2158 ha preso il via già in ritardo di 14 minuti, mentre i bus erano a San Felice. Poi causa degli incroci ha accumulato ulteriore deficit orario sino a 35 minuti. Quello prima, il 2156 era arrivato a Milano un quarto d'ora dopo l'orario previsto. Ieri il problema è stato causato da un intervento delle forze dell’ordine nella stazione milanese di Rogoredo che ha causato problemi e ritardi".

Una raffica di disagi, a cui si aggiungono i soliti disservizi. "Permangono problemi di riscaldamento, soprattutto nei treni del mattino" conclude Casoni.

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Gli utenti di di Caravaggio, Capralba e Casaletto Vaprio chiedono che i convogli fermino anche nelle tre stazioni: «Un beneficio marginale per alcuni passeggeri che si traduce in un danno grave per intere comunità»