L'ANALISI
CASTELVETRO PIACENTINO
26 Novembre 2025 - 19:07
CASTELVETRO - Prima il flash mob del ‘Nuovo balletto ducale’ e la mostra fotografica ‘Com’eri vestita’, poi la proiezione della rappresentazione teatrale ‘Ti amo da morirNe’ di Mena Vasellino e le testimonianze di chi ogni giorno combatte concretamente per aiutare le vittime di violenza. Ieri sera Comune, Sportello psicopedagico e Geka, con l’imprescindibile collaborazione dell’Arma dei carabinieri, hanno dato vita ad un appuntamento di sensibilizzazione e informazione importante in occasione della ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’.
Nel salone dell’istituto Emilio Biazzi si è parlato di ‘Codice rosso’, con dati alla mano ma anche con storie vere. Storie di disperazione ma soprattutto di aiuto, che ha saputo trasformare la paura in speranza e sollievo. A prendere parola per prima è stata l’avvocato Lorena Marchini, che ha subito sottolineato: «Professionisti e forze dell’ordine preparati ci sono, anche sulla violenza psicologica che è molto subdola e più difficile da riconoscere». Si è quindi soffermata sui punti di forza della legge sul ‘Codice rosso’ «nata per prevenire, proteggere e punire». La parola è passata poi alla psicoterapeuta Silvia Finetti e alla responsabile dei Servizi sociali del Comune, Roberta Puddu, che a loro volta sono in prima linea per intercettare emergenze e prevenire l’escalation di violenze (fisiche, economiche e appunto psicologiche) che possono portare al peggio.
Infine sono intervenuti il comandante della compagnia carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, colonnello Piero De Nicotera, e il comandante della stazione di Monticelli d’Ongina, maresciallo Giuseppe Cappuccio. In prima fila anche due giovani carabiniere in servizio proprio nella Bassa. I rappresentanti dell’Arma hanno ricordato l’importanza di denunciare, di chiedere aiuto, spiegando il modo in cui i militari intervengono nei delicati casi di violenza, in sinergia con istituzioni, centri antiviolenza e altre realtà del territorio.
I dati: nel corso dell’anno nel Piacentino sono stati attivati 256 ‘Codici rossi’ e in 13 casi si è reso necessario l’intervento di centri antiviolenza o il ricorso a case rifugio, fondamentali per offrire alle vittime un percorso di protezione e sostegno. Sono stati 33 gli allontanamenti d’urgenza dalla casa familiare e 51 i divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima; 31 le applicazioni del braccialetto elettronico in provincia e 18 gli arresti di cui: 12 per maltrattamenti o lesioni, 4 per atti persecutori, 1 per violenza sessuale e 1 per violazione di provvedimenti di allontanamento o divieto di avvicinamento.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris