L'ANALISI
24 Novembre 2025 - 10:30
BOZZOLO - Si è conclusa, nella chiesa di San Pietro, la seconda parte della tappa della Carovana della Pace promossa e organizzata dalle Acli di Cremona in collaborazione con Acli Mantova. La scelta è caduta sulla chiesa bozzolese in quanto luogo particolarmente significativo, custode della tomba di don Primo Mazzolari, sacerdote e profeta della pace, da sempre in prima linea nella difesa degli ultimi e nella promozione di un lavoro capace di restituire dignità alla persona.
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«Svolgere questo incontro proprio a Bozzolo, luogo intimamente legato alla figura di don Primo Mazzolari, – commentano gli organizzatori – sottolinea la continuità tra il suo insegnamento sui temi della pace e lavoro e l’impegno che le ACLI promuovono oggi. Il suo pensiero richiama una pace fatta di scelte quotidiane e di responsabilità condivise, e un lavoro visto come espressione della dignità personale e della partecipazione alla vita della comunità. Oggi, di fronte ai conflitti che attraversano il mondo e alle nuove fragilità sociali, le Acli riaffermano che non può esservi pace senza giustizia sociale, né giustizia senza un lavoro dignitoso per tutti. Promuovere un lavoro sicuro, giusto e inclusivo significa costruire una società che non lascia indietro nessuno: una società in cui la pace non è un’utopia, ma una responsabilità condivisa. “Peace at Work” vuole riportare al centro questa visione: una pace che nasce dai luoghi di lavoro, dalle comunità che si impegnano insieme per il #benecomune. Questa iniziativa rappresenta il modo più autentico di rendere omaggio a don Mazzolari proprio laddove riposa, a testimonianza di un messaggio che continua a parlare forte anche al nostro tempo».

L’iniziativa si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio, della presidente provinciale ACLI Cremona, Valeria Patelli, e del vicepresidente nazionale Pierangelo Milesi, cui è seguito un momento di riflessione a cura del vescovo Antonio Napolioni (nella foto sopra), del parroco di Bozzolo don Francesco Cortellini e dell’accompagnatore spirituale delle ACLI cremonesi don Antonio Agnelli. Poi è stata srotolata l’immensa #bandiera della pace, simbolo della volontà di unire, dialogare e costruire ponti. La giornata si è chiusa con un momento comunitario arricchito da castagne e vin brulè offerti dal Gruppo Alpini di Calvatone.
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