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SVILUPPO ECONOMICO: IL DIBATTITO

La ‘Zls’ è un caso politico, apre lo scontro di visioni

Il futuro del porto: alle perplessità avanzate da Carletti risponde Capelletti (FdI): «Perché proprio ora tira il freno a mano? Sta forse mettendo le mani avanti?»

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

24 Novembre 2025 - 05:05

La ‘Zls’ è un caso politico, apre lo scontro di visioni

Il porto di Cremona al centro del piano di sviluppo economico. Nei riquadri, Paolo Carletti e Chiara Capelletti

CREMONA - A sparigliare le portate, sul tavolo della Zls del porto già apparecchiato e almeno apparentemente circondato da commensali tutti concordi sulla bontà del menù, era stato l’assessore all’Urbanistica, Paolo Carletti. «Quel piano sacrifica i processi democratici sull’altare della semplificazione e senza zone franche è zoppo in partenza — aveva allungato la prima ombra Carletti, contestando i «toni trionfalistici» che sin qui hanno accompagnato l’operazione promossa fin dall’inizio dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi —. Se qualcuno non riconosce la differenza dell’impatto portuale tra Genova e Cavatigozzi, forse dovrebbe dedicarsi ad altro».

Da Cremona a Roma, dai dubbi sulle reali potenzialità del Canale alle perplessità sul concreto impegno del governo, la seconda ombra, ancora più sinistra valutando anche il ‘cappello politico’ messo sul progetto dal ministro alle Politiche di coesione, Pnrr e Affari europei, Tommaso Foti.

«Se si guarda ai crediti messi a disposizione, non mi pare che il governo creda tanto in questa operazione: il rapporto tra quanto stanziato complessivamente nel decreto Milleproroghe per le Zls del Sud e quelle del Centro-Nord è di dieci a uno» aveva sottolineato l’assessore. Scuote, adesso, quella presa di posizione. Inevitabile, considerando anche il percorso condiviso, il favore bipartisan già espresso dal consiglio comunale e la ‘benedizione’ arrivata da tutte le categorie economiche.

L'assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi

Nello stagno improvvisamente agitato da increspature politicamente significative anche sul fronte locale, e per questo naturalmente attraenti agli occhi dell’opposizione, si infila Chiara Capelletti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Trova «estremamente preoccupanti» le dichiarazioni di Carletti sulla Zona Logistica Semplificata e avanza un interrogativo immediatamente insidioso. Insinua, Capelletti: «Non sarà che Carletti, per caso, sta mettendo le mani avanti su una possibile incapacità dell’amministrazione di essere parte di un potenziale progetto di sviluppo? Non sarà, sempre per caso, che si sta facendo caso portavoce di una volontà di marcia indietro?».

In attesa di risposta, la consigliera membro della commissione Territorio ha le idee chiare: ritiene in generale che le opportunità «vadano tutte perseguite e mai lasciate cadere» e pensa nello specifico che la Zls sia «un’opportunità».

Ripercorre i passaggi compiuti fin qui e non lo fa solo per dovere di cronistoria, Capelletti: «All’annuncio, in novembre, che la legge di bilancio aveva accolto la richiesta avanzata dall’assessore regionale Guidesi per garantire continuità ai crediti d’imposta fino al 2028, rafforzando il piano di sviluppo intermodale tra Cremona e Mantova, sono seguite importanti dichiarazioni da parte dei presidenti delle associazioni di categoria: Cna, Confindustria, Confartigianato, Libera Associazioni Artigiani di Crema. E nei mesi precedenti erano scesi in campo i presidenti delle province di Cremona e di Mantova e il consiglio comunale di Cremona si era espresso con un voto bipartisan su una mozione proposta dalla collega Alquati e con importanti dichiarazioni del capogruppo del Partito Democratico, Robero Poli; tutti i consiglieri regionali, sempre in modalità bipartisan, hanno rilasciato chiare dichiarazioni in favore della progettualità».

Scenario definito, quello descritto non a caso da Capelletti. Obiettivo intuibile: rifissato il contesto, e registrato come la voce di Carletti si ponga totalmente fuori dal coro, l’interrogativo sorge spontaneo. «Carletti tira il freno a mano in maniera clamorosa, parlando di progetto zoppo, capace di minare i processi di controllo democratico e di ridurre il controllo pubblico per il dimezzamento della burocrazia che metterebbe a rischio il compito del Comune di perseguire un equilibrio tra nuove opere e bilanciamento ambientale e sociale».

Affonda il colpo, la consigliera di FdI: «Ammesso ce ne fosse nuovamente bisogno, l’intervento dell’assessore mette in evidenza ancora una volta l’essere parte di un’amministrazione che preferisce fermare lo sviluppo economico anziché perseguirlo; alimenta un pregiudiziale clima anti-imprese, dando l’idea di rispolverare vecchie ideologie di lotta al cattivo capitalismo perché le aziende, nella sua visione, evidentemente perseguono solo il profitto a discapito del bene comune». E così, secondo Capelletti, Carletti «conferma di non avere alcuna idea di crescita, perché critica il progetto Zls senza proporre cosa si dovrebbe fare per contribuire allo sviluppo del nostro territorio».

Ne consegue «la necessità di ricordare all’assessore all’Urbanistica che è suo compito essere presente e protagonista nei processi di sviluppo, sia per tutelare il bene comune dei singoli cittadini sia per consentire ai corpi intermedi e alle imprese di contribuire fattivamente a creare posti lavoro, benessere e ricchezza. Che, pensi un po’, vanno a beneficio della comunità. Già, perché poi, in caso di bisogno, si bussa proprio alla porta delle associazioni di categoria o di quei ‘cattivoni’ degli imprenditori, grandi o piccoli, per chiedere sponsorizzazioni o sostegni a varie iniziative… Ma in quel caso, la collaborazione pubblico-privato non genera scandalo e soprattutto in quei casi non si tratta di ‘vil denaro’ proveniente da soggetti che perseguono solo profitto».

Conclusione: «Un po’ più di coerenza non guasterebbe, un po’ più di protagonismo da parte dell’amministrazione sarebbe auspicabile. Possibilmente in ottica collaborativa e non distruttiva». Intanto, la Zls è un caso. Politico.

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    24 Novembre 2025 - 14:53

    La Capelletti, dal mio punto di vista, ha perfettamente ragione!

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