L'ANALISI
CASALMAGGIORE
19 Novembre 2025 - 12:01
L'équipe di Cardiologia dell'Oglio Po
CASALMAGGIORE - La Cardiologia di Oglio Po si rafforza grazie a due importanti novità: l’attivazione della guardia cardiologica H24 e di quattro posti letto di Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dedicati alla gestione dei pazienti che necessitano di monitoraggio continuo e cure intensive.
«La presenza di un cardiologo 24 ore al giorno garantisce supporto specialistico costante non solo alla Cardiologia, ma a tutto l’ospedale» – dichiara il direttore dell’unità operativa Luigi Moschini.

DA NOVEMBRE C’È LA GUARDIA ATTIVA
«Sino al mese scorso le notti erano coperte da un medico del reparto di Medicina (guardia interdivisionale) e da un cardiologo reperibile che al bisogno raggiungeva tempestivamente l’ospedale» - precisa Moschini, che continua: «Avere il cardiologo in guardia attiva facilita e migliora l’organizzazione. Inoltre, è uno dei requisiti che consente all’Oglio Po di mantenere l’accreditamento come Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di I livello, assicurando standard elevati di qualità e sicurezza per la cittadinanza casalasca».
«Potendo contare su un cardiologo sempre presente per valutazioni e decisioni cliniche, anche il personale infermieristico può intervenire con maggiore rapidità nelle emergenze cardiache», dichiara Maruska Lukianenko, coordinatrice infermieristica della Cardiologia.

RISPOSTA A UN BISOGNO REALE, “TUTTO NELLO STESSO OSPEDALE”
«A questo si aggiungono i 4 nuovi posti letto UTIC nella Terapia Intensiva, che garantiscono un monitoraggio continuo dei pazienti più fragili», prosegue Moschini e – in alcuni casi – evita il trasferimento a Cremona. «Ogni posto UTIC è dotato di monitor multiparametrici che registrano in tempo reale attività cardiaca, pressione e ossigenazione, permettendo di intervenire subito in caso di variazioni anche minime. Alcuni di questi letti sono già occupati, a conferma di un bisogno reale e immediato», conclude.
«L’attivazione dei posti UTIC migliora significativamente la gestione dei pazienti critici» sottolinea Angelo Fornaro, direttore dell’UO di Anestesia e Rianimazione dell’Oglio Po. «Permette di integrare la competenza cardiologica specialistica con quella rianimatoria, fondamentale quando i pazienti con malattie cardiache acute sviluppano anche altre insufficienze, come respiratoria o renale. Così il percorso di cura si completa: gestione dell’evento cardiaco, supporto ventilatorio e terapie avanzate per altre patologie, tutto nello stesso luogo e nello stesso momento».
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