L'ANALISI
PIZZIGHETTONE
11 Novembre 2025 - 13:52
PIZZIGHETTONE - Bufera dopo che nei giorni scorsi il consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) ha incontrato i ragazzi delle terze medie per parlare di «democrazia, di leggi, di tasse, di sociale», come ha scritto lo stesso Piloni sui social.
L’evento è stato inizialmente raccontato anche sul sito web dell’istituto comprensivo di Pizzighettone (pagina poi rimossa) e ha scatenato lo sdegno del sindaco Luca Moggi. (nella foto sotto)


«Ho appreso con grande rammarico come nel nostro istituto sia stato invitato a parlare ai ragazzi il consigliere regionale Piloni, senza che siano stati invitati altri rappresentanti politici provinciali o regionali del territorio - spiega proprio il sindaco -. Ritengo l'episodio molto grave ed ho immediatamente chiesto spiegazioni alla dirigente scolastica (Cristina Grasso) a cui ho spiegato il nostro punto di vista. Per questa ragione la incontrerò anche di persona in settimana. Mi aspetto una spiegazione plausibile rispetto all’accaduto ed una sua presa di posizione netta».
Moggi continua: «Voglio ben sperare che non ci fossero secondi fini da parte di chi ha organizzato, ma proprio per questo credo che la presenza di tutte le rappresentanze territoriali, oltre che giusta ed auspicabile, potrebbe ampliare ed arricchire il confronto con i ragazzi. L’incontro peraltro è stato celebrato, dopo il suo svolgimento, dal sito della scuola e pubblicato contestualmente sui social dallo stesso consigliere Piloni, corredato dalle stesse immagini».
Moggi ricorda infine che proprio in questi giorni è stata emessa un’apposita circolare dal Ministero dell’Istruzione, che invita gli istituti a organizzare manifestazioni ed eventi pubblici in cui sia garantita la presenza di «ospiti ed esperti di specifica competenza e autorevolezza», così da permettere agli studenti di sviluppare una propria «autonomia e opinione non condizionata». Per farlo, è stato richiesto anche il «libero confronto di posizioni diverse».
Il sindaco conclude parlando anche da insegnante: «La politica deve rimanere fuori dalla scuola. E se i politici ci entrano devono farlo in qualità di figure istituzionali, non da rappresentanti di partito o altro. Se addirittura le istituzioni come la scuola prestano il fianco alla faziosità, allora stiamo andando proprio fuori strada. Siccome non voglio che Pizzighettone corra questo rischio, sono intervenuto in maniera energica e ferma, nel rispetto di tutta la comunità che rappresento e della pluralità di pensiero che dovrebbe accompagnare il percorso scolastico dei nostri ragazzi».
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