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TESTAMENTO BIOLOGICO: IL REPORT

Dat in calo in provincia: «Manca l’informazione»

I dati dell’Associazione Luca Coscioni: a Cremona una dichiarazione ogni 185 abitanti

Elisa Calamari

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11 Novembre 2025 - 05:15

Dat in calo in provincia: «Manca l’informazione»

CREMONA - In Lombardia sono 38.106 i testamenti biologici depositati: uno ogni 168 abitanti maggiorenni. Nella provincia di Cremona la sensibilità sul tema risulta leggermente inferiore alla media, perché all’inizio del 2024 (ultimo dato ufficiale) le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) risultavano essere 1.289, cioè una ogni 185 abitanti. In regione al primo posto per numero di Dat in rapporto alla popolazione c’è Varese, all’ultimo c’è invece la vicina Mantova. Cremona si colloca al quinto posto lombardo e va ricordato che, in occasione del precedente aggiornamento, si era piazzata al decimo posto nazionale.

A fornire i dettagli sull’andamento delle scelte di trattamento sanitario (anticipate, appunto, nel caso in cui la capacità di autodeterminazione venga a mancare per malattia) è l’Associazione Luca Coscioni. E lo fa nell’ambito della campagna di informazione «Oggi scegli tu»: fino al 19 novembre 2025 andrà in onda uno spot, trasmesso in 67 cinema e su 306 schermi in tutto il Paese, oltre che sui principali canali televisivi, radiofonici e sulla stampa nazionale. Obiettivo dell’iniziativa è far conoscere il diritto, garantito dalla legge 219/2017, di decidere anticipatamente come essere curati – o non curati – qualora in futuro non si sia più in grado di esprimere le proprie volontà. Una tutela fondamentale del principio di autodeterminazione, che si estende fino alla fase finale della vita.

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«Ancora una volta siamo costretti a sostituirci alle istituzioni per garantire ai cittadini un’informazione chiara e completa sui propri diritti – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni –. L’attuale disinformazione di fatto sabota la legge, negando alle persone la possibilità di scegliere in libertà e consapevolezza. Chiediamo al ministro Schillaci di rispettare gli obblighi previsti e di avviare finalmente una campagna nazionale degna di un Paese che riconosce l’autodeterminazione come valore fondamentale».

Lo spot, realizzato grazie alle donazioni e al 5x1000, porta la voce di Luciana Littizzetto e nasce dalla testimonianza di Cristiano, piemontese, che ha vissuto il dramma della compagna Patrizia, colpita da un ictus e rimasta impossibilitata a comunicare le proprie volontà. In assenza delle Dat, sono stati medici e istituzioni a decidere per lei. «Patrizia non avrebbe voluto vivere in quelle condizioni, ma non aveva potuto scriverlo – racconta Cristiano –. Oggi voglio aiutare altri a non subire lo stesso destino».

Tornando ai dati locali, interessanti quelli relativi al solo Comune capoluogo: a Cremona, dopo l’exploit del 2018 con 408 Dat, i numeri sono andati calando (69 nel 2019, 36 nel 2021, 28 nel 2022, 37 nel 2023) e si registra un curioso 'zero' nel 2020, anno del Covid.

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