L'ANALISI
08 Novembre 2025 - 17:57
CREMONA - Nel mondo dello sport, così come in quello dell’imprenditoria, Lino Cerati è stato un esempio di serietà, dedizione, coraggio, pragmatismo e intuizione. Se ne è andato a 87 anni, dopo una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e alla sua passione per il tiro al bersaglio mobile, che l’ha portato anche a partecipare alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. In ogni ambito ha saputo trasmettere i suoi valori, raccolti in primis dai figli Daniela e Fabrizio, dai nipoti e anche dai numerosi dipendenti della sua azienda: Aris, che opera nel settore idrotermosanitario‑arredobagno e che ha festeggiato cinquant’anni nel 2023.
Nato a Mogadiscio nel 1938, ha vissuto in Somalia fino ai 16 anni. Quando la famiglia è tornata in Italia, ha studiato all’Università di Firenze e nel 1973, insieme al fratello Franco, ha fondato la ditta, diventata ben presto punto di riferimento per idraulici, imprese edili e privati. Alla storica sede cittadina in via degli Artigiani, dal 2019 se ne è aggiunta una seconda a Casalmaggiore. La prima è oggi gestita dal figlio, la seconda da un nipote. Lino, però, fino a un mese fa non ha mai fatto mancare la sua presenza, saggia e paterna, negli uffici.
«Aris era la sua vita – lo ricorda con affetto e riconoscenza la figlia Daniela –. Per lui serietà ed educazione venivano prima di tutto e siamo fieri di come ci ha cresciuti. Era una grande persona. Ha girato il mondo, per lo sport e anche perché amava scoprire. La sua disciplina sportiva era il tiro alla sagoma di cinghiale corrente: ha un ricco palmares di medaglie, vinte in ogni parte del pianeta, ma il suo orgoglio più grande è simboleggiato dalla fotografia che lo mostra a Montreal nel ’76. Ancora oggi, perfino in ospedale, raccontava di quell’impresa». Nominato Cavaliere dello sport, nel 2019 Cerati è stato anche protagonista di una serata speciale dedicata ai campioni che hanno fatto la storia del tiro al bersaglio mobile, organizzata dal Panathlon Cremona.
Oltre ai figli lascia la moglie Giovanna, i nipoti Giulia, Chiara, Filippo, Matteo e la piccola Camilla che l’ha reso bisnonno. I funerali saranno celebrati martedì 11 novembre 2025 alle 15 nella parrocchia di Bonemerse.
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