L'ANALISI
06 Novembre 2025 - 15:28
CINGIA DE' BOTTI - L’arte come strumento per curare, incontrarsi e riconoscersi. Si è concluso il laboratorio di arteterapia presso il Centro Diurno SerenaMENTE della Fondazione Germani con l’esposizione dei quadri collettivi realizzati durante il percorso fatto da quattro signore che frequentano il Centro.
Il progetto-laboratorio di arteterapia, proposto dall’educatrice professionale Elena Rosa, arteterapeuta, coadiuvata dalle coordinatrici Francesca De Nicoli e Stefania Soldi ha coinvolto le signore che per sei mesi hanno lavorato su colori, gesti e materiali, sperimentando senza giudizio e senza la necessità di creare il bello, ma semplicemente creare. Un percorso dove il colore diventa linguaggio e la creatività uno spazio possibile.
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«Avevo già utilizzato questa attività nell’ambito della disabilità – spiega Elena Rosa - ma ho voluto proporla per la volta al Centro Diurno. Tutto è nato e si è mosso attraverso le quattro signore coinvolte, i loro vissuti, le loro memorie sui temi dell’infanzia, della famiglia, del presente. Credo profondamente che l’arte-terapia sia una terapia vera, capace non solo di riportare alla luce storie e ricordi, ma anche di ridare respiro a stati di benessere che troppo spesso pensiamo perduti nella malattia, quando invece attendono soltanto di essere riscoperti».
Il risultato? Attenzione che ritorna, presenza che si riaccende, piccole autonomie che sorprendono chi le ama. E una mostra finale che ha emozionato familiari e operatori e restituito uno sguardo nuovo su ciò che può ancora emergere, con cura e continuità.
«Il nostro Centro Diurno Integrato SerenaMENTE – aggiunge la dottoressa Isabella Salimbeni, direttore sanitario della Fondazione – accoglie persone di età superiore a 65 anni, con fragilità cognitive e/o psicologico-comportamentali e opera sulla base di piani assistenziali individualizzati che includono anche progetti educativi di tipo individuale e di piccolo gruppo. Lo scopo è di garantire agli utenti momenti di socializzazione, inclusione, stimolazione cognitiva e di distensione qualora si presentino espressioni di distress, correlate al decadimento cognitivo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, le Direzioni hanno voluto che nei locali del Centro Diurno Integrato si allestisse una mostra con le opere finali, destinata a familiari ed operatori, al fine di ringraziare coloro che hanno partecipato a questo percorso e con l’intento di testimoniare come l’arte possa essere davvero strumento per curare e riconoscersi».
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