L'ANALISI
31 Ottobre 2025 - 05:10
 
												I relatori del convegno organizzato dalla Fondazione Germani di Cingià de’ Botti
SAN MARTINO DEL LAGO - Importante momento di confronto al Cremona Circuit grazie al convegno ‘Invecchiamento e patologie psichiatriche: sfide e prospettive’ organizzato dalla Fondazione Elisabetta Germani, sotto la guida scientifica del direttore sanitario della Fondazione Isabella Salimbeni. Una significativa occasione di scambio su bisogni, percorsi di cura e qualità della vita.
A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Enrico Marsella che ha spiegato le ragioni di questo momento di riflessione nata dall’esperienza dell’équipe di Fondazione all’interno di un nucleo dedicato a persone con varie fragilità da più di due anni. È inoltre intervenuto il CEO di Cremona Circuit Alessandro Canevarolo che ha ribadito la soddisfazione di ospitare un meeting di questo livello. Moderatrice la dottoressa Emanuela Catenacci, specialista in Neurochirurgia e dirigente medico della Fondazione.
«In Italia sono circa 9 milioni le persone che convivono con un disturbo mentale o relazionale – ha introdotto Catenacci – e solo il 9% è seguita dai dipartimenti di salute mentale. Questo soprattutto a causa di stigma e difficoltà di accesso ai servizi. La maggior parte di loro invecchia precocemente e presenta gli aspetti di una duplice fragilità: quella legata alla malattia di base e quella legata alle numerose comorbilità che vi si associano».

Gli interventi iniziali sono stati della professoressa Elisabetta Notarnicola – Cergas Bocconi su «Invecchiamento, bisogni, servizi e sperimentazioni» e della dottoressa Ilaria Marzi, Direttore Socio Sanitario ATS Valpadana, «Progetto sperimentale nel territorio cremonese per l’attivazione di posti letto dedicati a pazienti psichiatrici su posti di RSA, di cui Fondazione Germani è capofila e coinvolge altre sei realtà cremonesi». Il convegno si è poi articolato in diverse sezioni, tra cui le esperienze di progetti sperimentali, fino alla visione delle malattie dal punto di vista psichiatrico (dottor Franco Spinogatti), neurologico (dottor Michele Gennuso) e geriatrico (dottoressa Isabella Salimbeni).
«Parlare di invecchiamento nelle persone con patologie psichiatriche significa affrontare una realtà complessa – ha aggiunto Salimbeni – dove la competenza clinica deve intrecciarsi con l’ascolto, la relazione e il rispetto della persona». La partecipazione attenta del pubblico e la qualità degli interventi hanno confermato l’importanza di uno sguardo integrato tra psichiatra, neurologo e geriatra. Molto apprezzato il contributo delle équipe socio-sanitarie della Fondazione Germani, che hanno illustrato casi clinici e riflessioni nate dall’esperienza quotidiana. Ultimo intervento quello del dottor Andrea Millul, direttore sanitario della struttura di Fondazione Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus di Lecco: ha portato all’attenzione dei partecipanti l’esperienza del loro reparto di psico-geriatria.
«Il convegno – ha spiegato Ivan Scaratti, direttore generale della Fondazione Germani – ha confermato come il territorio cremonese sappia esprimere competenze, sensibilità e collaborazione tra istituzioni, professionisti e comunità, con la consapevolezza che solo attraverso il dialogo e la collaborazione si costruiscono percorsi di cura realmente umani». Al termine degli interventi, il dibattito e i saluti finali per un momento di confronto hanno messo in luce esigenze e progetti del territorio.
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