L'ANALISI
06 Novembre 2025 - 05:20
TORRE DE' PICENARDI - In vista della fine dell’Unione Terre di Pievi e di Castelli (Torre de' Picenardi, Isola Dovarese, Pessina Cremonese), prevista per il 31 dicembre 2025, la giunta dell’Unione ha comunicato la divisione dei dipendenti dell’ente sovracomunale. Dipendenti che quindi torneranno ai singoli paesi.
Lo scioglimento dell’Unione comporta la necessità di riorganizzare la gestione del personale in servizio presso la stessa, trasferendolo alle singole amministrazioni comunali competenti per la continuazione dei servizi. In totale i dipendenti coinvolti sono 22.
Nel dettaglio:
Nel frattempo il gruppo di minoranza 'Civicamente Pessina' ha concluso la raccolta firme, sottoscritta da 137 cittadine e cittadini di Pessina, con la quale si chiede di non procedere allo scioglimento dell’Unione Terre di Pievi e Castelli. Un atto politico che rimarrà agli atti, ma che poco potrà cambiare sul futuro dell’ente sovracomunale.
«Le difficoltà nascono quando più sindaci con visioni diverse faticano a trovare un’intesa – spiegano i promotori dell’iniziativa –. Ma questo non giustifica uno scioglimento: al contrario, l’Unione doveva essere vista come un passo intermedio verso una fusione».
Una prospettiva «che avrebbe reso l’amministrazione più efficiente e coesa, con un solo sindaco e un’unica squadra a rappresentare tutti i cittadini. Bisogna coinvolgere le comunità, spiegare le difficoltà economiche e organizzative dei piccoli Comuni e chiarire che unire non significa perdere identità».
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