L'ANALISI
05 Novembre 2025 - 17:50
VESCOVATO - Le due croci in ferro rubate e una delle due fiamme in cemento posta sopra i pilastri di ingresso al Sacrario Militare di Vescovato completamente distrutta: è il risultato del raid vandalico ad uno dei luoghi simbolo della memoria, organizzato proprio nei giorni in cui si ricordano e si onorano i caduti di tutte le guerre e l’unità nazionale. Un gesto vile, condannato dall’amministrazione comunale, che ha già provveduto a sporgere denuncia contro ignoti.
«Ce ne siamo accorti solo in questi giorni – spiega l’assessore Paolo Carubelli – poiché il sacrario è stato pulito e sistemato dai volontari e dal gruppo artiglieri di Vescovato in occasione della giornata del 4 Novembre, che noi abbiamo celebrato nel giorno dei defunti. Le croci in ferro incastonate nei pilastri dell’ingresso sono state tolte e una delle due fiamme in cemento rotta. Un gesto che ha lasciato tutti davvero sgomenti, che condanniamo fermamente, e per il quale abbiamo già sporto denuncia».
Nessun dettaglio né sospetti, almeno per il momento, sulle motivazioni dell’incursione. Ammesso possano essercene: «E non possiamo nemmeno risalire con certezza ad una eventuale data».
Di certo c’è lo sdegno che quella che potrebbe sembrare una bravata ha suscitato in tutta la comunità.
«Possiamo solo avanzare ipotesi – continua Carubelli –: pensiamo a una bravata, ma non possiamo escludere anche una azione con fini diversi. Oltre al furto e alla rottura della fiamma in cemento, che sono elementi esterni, sono anche stati tagliati i fili elettrici della luce votiva all’interno del sacrario. Questo significa che qualcuno è entrato, magari scavalcando il cancello chiuso con il lucchetto, commettendo anche il reato di effrazione di un luogo pubblico. Cosa che è stata inserita nella denuncia ed ovviamente aggrava la posizione dei responsabili».
Delle croci nessuna traccia. «Abbiamo cercato nei dintorni se per caso fossero state buttate, ma non abbiamo trovato niente. Purtroppo in quella zona non ci sono telecamere. Invitiamo chi ha commesso questo gesto privo di senso a restituire le croci in modo da poterle riposizionare. Nei prossimi giorni poi provvederemo a ripristinare anche la luce votiva. Il Sacrario rappresenta il sacrificio degli uomini per la nostra libertà: colpirlo è una mancanza di rispetto alla nostra storia e ai valori civili della nostra Nazione».
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