L'ANALISI
01 Novembre 2025 - 18:33
SONCINO - Zucche, fantasmi, demoni e... maxi sequestri di mortaretti. Nel borgo che si è perso nel tempo, il weekend della festa più spettrale dell’anno si è concluso con una ventina di persone identificate tra il capoluogo e Gallignano e un cospicuo malloppo per la Polizia locale. I controlli, disposti nell’ambito dell’ordinanza firmata dal sindaco Gabriele Gallina che vietava l’accensione di qualunque artificio pirotecnico per 48 ore in tutto il territorio comunale, si sono concentrati nelle ore serali di venerdì e di oggi.
In servizio solo due agenti, Alessandro Pozzi e Michele Brazzoli, che hanno pattugliato strade, piazze, quartieri, monumenti, locali della movida e frazioni, raccogliendo segnalazioni, controllando i passanti più sospetti e intervenendo in tanti punti del centro e non soltanto. Un lavoro di pazienza e presenza, di quelli non facili visto che si parla di un Comune che non tocca gli ottomila abitanti ma, per estensione, è circa la metà Brescia.
Comunque la fatica ha ripagato: dopo i primi scoppi isolati e qualche petardo lanciato tra il tardo pomeriggio e le 22, la situazione è progressivamente rientrata nella normalità. Gli agenti hanno individuato ragazzini con zaini pieni di botti e li hanno invitati a consegnare il materiale, procedendo poi alla requisizione. In totale sono stati recuperati decine di petardi, razzi e miccette, alcuni dei quali, benché ovviamente legali e in libero commercio, potenzialmente pericolosi se usati senza un po’ di sale in zucca (non quella vuota di Halloween).
«La polizia locale ha fatto un ottimo lavoro – è stato il commento a caldo del primo cittadino, che è rimasto per tutto il tempo in contatto col comando della municipale –. Considerando che erano due soli agenti a occuparsi di tutto il territorio soncinese e non potevano quindi essere presenti contemporaneamente in tutte le zone critiche, direi che sono riusciti a gestire molto bene la situazione». Il giro di vite era stato chiesto proprio dagli inquilini del castrum, memori di un 2024 da incubo. A quanto pare è arrivato.
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