L'ANALISI
06 Novembre 2025 - 05:35
Emanuela Ferrari e l’immagine storica dei fondatori di Foto Azzini
PIZZIGHETTONE - Via Vittorio Emanuele ha perso un riferimento storico: Foto Azzini, attività fondata nel 1920 da Antonio Giovanni Azzini e dalla moglie Margherita, ha appena chiuso i battenti. Varcando la soglia, dove la titolare, Emanuela Ferrari, sta riponendo le ultime cose, è impossibile non soffermarsi sull’immagine in bianco e nero che campeggia sulla parete: «È stata scattata nel 1927 – spiega proprio Emanuela, nipote acquisita della famiglia Azzini – e quelli sono i fondatori davanti al negozio. Giovanni Antonio, di Annicco, classe 1903, decise di trasformare la sua passione in mestiere. E il suo fu uno dei primi laboratori fotografici della zona».
Prima a Gera e poi nella sede attuale, Foto Azzini divenne ben presto un’eccellenza pizzighettonese: un luogo in cui la magia della camera oscura e dello sviluppo è rimasta intatta fino a poco tempo fa. Nel 1964 il figlio di Giovanni, Franco, decise di affiancare alla fotografia l’attività di ottico e le due realtà si sono divise nel 2000. Il secondo negozio, dalla parte opposta della strada, andrà regolarmente avanti. Quello di fotografia è stato invece gestito da Ferrari e dal marito Marco Belviolandi, fotografo e nipote di Azzini.
«Io lavoro qui da 23 anni e avendo raggiungo i 43 anni di contributi ho deciso di andare in pensione – spiega Emanuela –. Mi spiace lasciare, perché si trattava di un servizio importante e ancora gradito ai cittadini, infatti saremmo stati disposti a cederlo. Purtroppo, però, è davvero difficile trovare giovani che vogliano imparare un lavoro artigianale e dedicarsi ad esso».
Prima di abbassare la saracinesca, Emanuela e Marco hanno voluto dire grazie alla cittadinanza «per questi anni di vita condivisa» e hanno donato alla Pro loco diverse fotografie storiche raffiguranti volti e scorci di Pizzighettone. Il sodalizio le sta pubblicando sui social, con i ringraziamenti a chi attraverso quegli scatti, con grande professionalità e dedizione, ha raccontato a lungo il borgo.
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