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LE SFIDE DELLA LOGISTICA

«Zls, un passo decisivo: le imprese sono pronte»

Le associazioni di categoria soddisfatte per l’inserimento degli incentivi nella Finanziaria

La Provincia Redazione

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05 Novembre 2025 - 12:50

«Zls, un passo decisivo: le imprese sono pronte»

Una veduta dall’alto del porto canale. Nei riquadri, Maurizio Ferraroni, Marcello Parma, Stefano Trabucchi e Marco Bressanelli

CREMONA - Larghi sorrisi nel mondo economico cremonese, dopo il passo decisivo dei giorni scorsi per il futuro della Zona Logistica Semplificata (Zls) dei Porti Fluviali di Cremona e Mantova. Nella bozza della nuova Finanziaria del governo Meloni è stata inserita la misura dei Crediti di importa per Zes e Zone logistiche semplificate. Garantisce agevolazioni rivolte alle imprese che decidano di investire sulle aree logistiche e prolungare la misura anche negli anni successivi, rendendo sgravi e agevolazioni una leva strutturale e pluriennale per incentivare la crescita del territorio.

Ad avanzare questa istanza era stato, la scorsa estate, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, in qualità di presidente del Comitato di indirizzo dell’ente. Le Zls vengono definite, nella bozza della Manovra, come «strumenti concepiti per attrarre investimenti, potenziare il trasporto intermodale sostenibile e creare nuova occupazione». All’interno delle zone individuate le imprese beneficiano di procedure burocratiche e fiscali semplificate. Il progetto coinvolge una rete di nodi di interscambio già individuati in diverse località del Cremonese e del Mantovano.

Obiettivo primario e più immediato della richiesta inviata dall’assessore regionale, insieme ai presidenti delle provincie di Cremona e Mantova, ai ministri competenti era garantire «la copertura del credito d’imposta anche per il 2026, una misura incentivante di cui la Zls, per la sua recentissima costituzione, non aveva ancora potuto beneficiare, rischiando di partire in forte ritardo rispetto ad altre realtà analoghe».

Tra i primi a commentare la notizia del significativo passo avanti in termini di concretezza per la creazione di una Zls operativa il presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, Maurizio Ferraroni, che accoglie la notizia con entusiasmo e ne chiarisce la portata innovativa e pratica: «Uno strumento molto concreto, un modo meno intricato per portare avanti interventi a cui siamo abituati in Italia. Le Zls possano rappresentare una risposta efficace alla complessità normativa del Paese, senza dover ricorrere a iter legislativi lunghi e farraginosi».

Tra i punti di forza evidenziati dall’Aic spicca la capacità di «ingenerare nuove certezze negli investitori, grazie all’introduzione del silenzio-assenso nelle richieste autorizzative di sviluppo e a tempistiche certe per le procedure». A questo si uniscono misure di decontribuzione e credito d’imposta, che rendono le ZLS particolarmente competitive.


«Sono misure agganciate a infrastrutture logistiche, collegate in un’ottica di intermodalità di cui questo territorio aveva bisogno – spiega Ferraroni – e porteranno a uno sviluppo generale un po’ per tutti i settori del territorio: dall’agroalimentare all’industria tutti si hanno bisogno di movimentare delle merci».

Ferraroni non nasconde, d’altro canto, che restino ancora dei passaggi da fare: «In assenza di linee guida operative, per le Province è opportuno individuare con chiarezza gli enti attuatori. Ma l’Assessorato regionale, capofila nel rodaggio di questo processo, sta lavorando per dare seguito a una misura che attendevamo da tempo».

Le reazioni sono tutte positive: «La ritengo assolutamente un’opportunità che incentiva le imprese, andrà studiata con il giusto equilibrio, garantendo la salvaguardia ambientale, ma muoversi in questa direzione, ovvero verso forme di trasporto alternative garantisce uno sviluppo che potrà influire anche sull’indotto delle nostre imprese artigiane», commenta Stefano Trabucchi, presidente di Confartigianato Imprese Cremona. Marco Bressanelli, presidente della Libera Associazione Artigiani Cremaschi, sottolinea la portata provinciale della Zona logistica semplificata.

«Anche nel Cremasco crediamo a queste occasioni, ovviamente Mantova ha un porto più strutturato mentre quello di Cremona, al momento, è dormiente, per questo bisogna accelerare nel risvegliarlo. Non perdiamo l’opportunità che si presenta, a patto che ci sia una volontà comune, che la questione non venga sostenuta da pochi. Bisogna essere coinvolti tutti, capendo che è un vantaggio per tutta la Provincia e non ragionare solo come ‘Cremona capitale’. Aiuta il fatto che ci sia una Camera di commercio unitaria con Mantova. Non dimentichiamo che se le infrastrutture funzionano ne beneficiano tutti, comprese le aziende artigiane. Inoltre, con il porto fluviale possono esserci vantaggi anche dal punto di vista ambientale».

Marcello Parma, presidente di Cna Cremona e membro della giunta dell’ente camerale, ricorda il lavoro fatto già in passato in questa direzione. «Era stato uno degli elementi individuati come fondamentali per i collegamenti infrastrutturali che favoriscano l’economia del territorio. Attiva percorsi alternativi per il trasporto merci, che diventano sempre più solidi se si dimostrano efficaci nel ritorno economico. L’investimento fine a se stesso che non produce reddito, ma anche un miglioramento qualitativo a livello ambientale, non ci interessa. Va chiaramente sostenuta questa opportunità che può rappresentare anche il futuro per generazioni».

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