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LE SFIDE DELLA LOGISTICA

C’è la svolta per i porti: la Zls è in Finanziaria

La legge di bilancio accoglie la richiesta avanzata da Guidesi per garantire continuità ai crediti d’imposta fino al 2028, rafforzando il piano di sviluppo intermodale tra Cremona e Mantova

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

02 Novembre 2025 - 10:46

C’è la svolta per i porti: la Zls è in Finanziaria

CREMONA - Un passo decisivo è stato compiuto per il futuro della Zona Logistica Semplificata (Zls) dei Porti Fluviali di Cremona e Mantova. Le istanze avanzate con forza lo scorso luglio dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, in qualità di presidente del Comitato di indirizzo dell’ente, sembrano aver trovato un primo concreto ascolto in Parlamento. Leggendo il testo della bozza della Manovra in discussione in queste settimane alle Camere, all’articolo 95 si legge: “Crediti d’imposta per Zes unica e Zone logistiche semplificate”

Una misura che accoglie la richiesta, emersa ad una voce dai due territori, di garantire la copertura finanziaria per le agevolazioni rivolte alle imprese che decidano di investire sulle aree logistiche e prolungare la misura anche negli anni successivi, rendendo sgravi e agevolazioni una leva strutturale e pluriennale per incentivare la crescita del territorio.

Un modello di sviluppo che passa proprio attraverso il rodaggio delle Zls, definite “strumenti concepiti per attrarre investimenti, potenziare il trasporto intermodale sostenibile e creare nuova occupazione”. All’interno delle zone individuate le imprese beneficiano di procedure burocratiche e fiscali semplificate. Il progetto coinvolge una rete di nodi di interscambio già individuati in diverse località del Cremonese e del Mantovano.

trio

Guido Guidesi, Roberto Mariani e Carlo Bottani

Per guidare lo sviluppo è stata istituita una cabina di regia che riunisce i sindaci dei Comuni interessati, l’assessore regionale Guidesi, i presidenti provinciali, la Camera di Commercio e rappresentanti ministeriali. Al centro del progetto c’è l’intermodalità via acqua, sebbene la navigabilità del Po rappresenti una sfida cruciale per Cremona, mentre Mantova gode di un’idrovia più stabile che la collega al mare.

Con l’annuncio dell’inserimento in Manovra, il progetto, che punta a valorizzare la portualità fluviale come volano per l’economia delle due province, muove un nuovo significativo passo in avanti.

La richiesta formale presentata dall’assessore regionale, protocollata il 4 luglio, e indirizzata ai ministri Tommaso Foti e Giancarlo Giorgetti, mirava esplicitamente a dotare la Zls, allora appena istituita per decreto, di strumenti finanziari certi e duraturi per attrarre capitali privati.

Obiettivo primario e più immediato quello di garantire “la copertura del credito d’imposta anche per il 2026”, una misura incentivante di cui la Zls, per la sua recentissima costituzione, non aveva ancora potuto beneficiare, rischiando di partire in forte ritardo rispetto ad altre realtà analoghe.

Oltre alla proroga per il prossimo anno, l’appello di Guidesi – sostenuto e rilanciato anche dai presidenti delle province di Cremona e Mantova, Roberto Mariani e Carlo Bottani, in una missiva congiunta ai parlamentari del territorio – insisteva sulla necessità di una visione di medio-lungo periodo.

La richiesta era di trasformare le agevolazioni per le imprese date dal credito d’imposta “da misura annuale e incerta a uno strumento strutturale e pluriennale”.

La proposta concreta era di ancorarlo a una programmazione di 3 o 7 anni, “per offrire finalmente alle imprese quella stabilità normativa e quella certezza necessarie a pianificare investimenti importanti e strutturati, superando l’attuale clima di incertezza che rischia di frenare gli insediamenti ancor prima che decollino”.

Una richiesta accolta e inserita nella legge di bilancio, che al comma 1 estende fino al 2028 la misura.

Completava il quadro delle richieste una puntuale proposta di semplificazione amministrativa, finalizzata a rendere lo strumento più accessibile. Si chiedeva infatti l’ampliamento della finestra temporale per la dichiarazione delle spese ammissibili, una modifica tecnica ma cruciale per allineare le procedure burocratiche ai tempi fisiologici della programmazione industriale e degli investimenti, rendendo di fatto l’incentivo più fruibile e meno gravoso da gestire.

La conferma dell’inserimento in Legge di Bilancio rappresenta non solo una prima, significativa risposta alle sollecitazioni del territorio, ma soprattutto un segnale politico forte. Sarebbe la dimostrazione che le istituzioni nazionali riconoscono il potenziale della Zls lombarda e accolgono la necessità di dotarla di strumenti competitivi e continuativi, fondamentali per innescare quel circolo virtuoso di investimenti, sviluppo logistico e ricadute economiche sull’intero bacino di Cremona e Mantova.

La partita ora si sposta nell’arena parlamentare, dove la tenuta di questo stanziamento sarà osservata con grande attenzione dagli operatori economici locali.

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