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CREMONA: NODO TRAFFICO

‘Crollo’ delle auto in via Giordano, Ceraso: «I dati sono reali?»

Interrogazione sui numeri rilevati dal Comune: «Le code e lo smog continuano»

Massimo Schettino

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05 Novembre 2025 - 05:00

‘Crollo’ delle auto in via Giordano, Ceraso: «I dati sono reali?»

Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) e una foto di via Giordano

CREMONA - Un vero e proprio crollo dei veicoli in via del Giordano: dai 23.500 del 2012 ai 17mila censiti nel periodo 10-24 febbraio di quest’anno, data dell’ultima rilevazione. I numeri sono stati comunicati dal dirigente del Comune al Verde pubblico e Mobilità, Emanuele Stoppa, nel corso di un Ufficio di presidenza: 23.500 veicoli nel 2012; 19.100 nel 2015; 17.600 nel 2018; 17.100 nel 2024. Stoppa ha anche detto che l’ultimo studio di febbraio 2025 ha confermato il dato del 2024 del passaggio di circa 17.000 veicoli.

Queste cifre sono state parzialmente citate nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, nella risposta dell’assessore Luca Zanacchi all’ordine del giorno sul tema della riqualificazione dell’arteria stradale presentato da Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) e bocciato dall’aula. In quell’occasione la consigliera Cinzia Marenzi (Fare Nuova Cremona Attiva) aveva detto che i veicoli che transitano su via Giordano si sarebbero ridotti a 14mila di cui mille ciclomotori.

E ora Ceraso chiede di vederci chiaro: «A chi dobbiamo credere? Ai tecnici o ai politici? Tra l’altro a fronte di questi dati, già noti in campagna elettorale, visto che il numero di 17mila veicoli rimane pressoché invariato tra il 2024 e il 2025, come mai la riqualificazione di via Giordano era una priorità durante le elezioni e adesso non lo è più? Ma i numeri dei passaggi non sono il solo elemento di contraddizione emerso durante la discussione in Consiglio. Stoppa in ufficio di Presidenza ha detto di non saper dare una risposta al perché il traffico sia diminuito in via Giordano, ammettendo che gli uffici ci stanno ragionando in quanto la mobilità è un sistema molto complesso».

«Zanacchi ritiene invece che la realizzazione della rotatoria (all’ex Snum) - prosegue -, la messa in sicurezza dei passaggi pedonali e l’apertura del supermercato abbiano impattato positivamente togliendo traffico su via Giordano. E mentre alla domanda del consigliere Roberto Poli (Pd) se via Giordano fosse comparabile in termini di passaggi di veicoli con altre vie cittadine, Stoppa ha risposto citando la tangenziale con 50mila passaggi al giorno, Zanacchi in Consiglio ha dichiarato che, indipendentemente da quello che può aver detto il dirigente, via Giuseppina o via Dante possono essere ritenute, come intensità di traffico, prioritarie esattamente come via Giordano».

Zanacchi nella sua risposta ha ribadito l’intenzione dell’amministrazione di procedere con il progetto di riqualificazione. Ma «mentre Zanacchi continua a definire ‘progetti’ quelli presentati anche recentemente al Comitato di quartiere Cadore Giordano — ribatte ora Ceraso —, Stoppa ha precisato che quello del 2016 è l’unico progetto preliminare di riqualificazione di via Giordano e via Cadorna che era stato quantificato in euro 2.200.000, ma che ora avrebbe un costo del 30% in più per variazioni di listino prezzari tanto più che non teneva conto della tematica sottoservizi. Le tavole presentate al Comitato di Quartiere sono solo idee preliminari che vanno ancora computate e aggiornate».


Da qui la presentazione di un’interrogazione a risposta scritta «che possa prima di tutto chiarire se i dati che sono stati rilevati dal 2012 ad oggi possano davvero essere comparabili». Ceraso, quindi, domanda: «Che tipo di metodo di raccolta dati è stato utilizzato (ad esempio, sensori, telecamere, conteggi manuali)? Quali tratti di strada sono stati interessati dalla rilevazione? In quali orari e fasce giornaliere? In quali giorni della settimana? In quali condizioni? Solo così — conclude — potremo davvero sapere se il traffico in via Giordano, percepito dai residenti sempre intenso ed inquinante, è davvero solo una suggestione degli stessi e chi tra tecnici e politici ha correttamente riportato e interpretato la realtà dei dati».

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