L'ANALISI
01 Novembre 2025 - 05:10
La chiesa della Madonna delle spine a San Giuliano
CASTELVETRO - La chiesa della Madonna delle spine, a San Giuliano, è interessata da continui cedimenti e degrado. Una situazione potenzialmente pericolosa che, nei giorni scorsi, ha spinto il presidente dell’Associazione Amici della Madonna delle spine, Roberto Fiorentini, a rivolgersi alla Soprintendenza nella persona di Leonardo La Manna, responsabile per le province di Parma e Piacenza. Fiorentini ha evidenziato, oltre alla cronologia del degrado, anche la valenza storica e culturale del luogo di culto, soprattutto in vista di un recupero, da parte della stessa Soprintendenza, dei luoghi verdiani.
«Ho illustrato i legami tra la chiesetta e la famiglia di Giuseppe Verdi nelle varie fasi della sua permanenza alla villa di Sant’Agata - spiega Fiorentini -. Ho anche evidenziato gli appelli rivolti alla pubblica amministrazione locale e in particolar modo al sindaco del Comune di Castelvetro per un intervento di messa in sicurezza dello stesso immobile (di proprietà privata, ndr) per evitare situazioni di pericolo per le persone. Lucchetti, catene e altri mezzi sono ben poca cosa rispetto a una reale messa in sicurezza. E per ultimo ho indicato anche criticità purtroppo emerse solo ora, nella gestione dell’intera area territoriale della chiesa».
Fiorentini ha infine riferito di un suo incontro privato con il vescovo di Fidenza, monsignor Ovidio Vezzoli. Quindi conclude: «Attendo un intervento rapido e incisivo della Soprintendenza che possa quanto meno interrompere il terribile stato di degrado in cui versa l’importante bene storico. E rinnovo l’appello a tutti gli abitanti di Castelvetro, ma più in generale a tutti coloro che amano la figura e la musica di Verdi, ad aiutare l’associazione per il salvataggio della chiesa, che è un vero patrimonio non solo di Castelvetro ma di tutta quella comunità che vive nelle province di Cremona, Parma e Piacenza e che riconosce, nella figura del compositore, un’emblema mondiale di queste terre sulle rive del fiume». Chiamata in causa da Fiorentini, il sindaco Silvia Granata precisa: «Prenderò atto delle competenze del Comune se e quando coinvolto dagli enti sovraordinati preposti».
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