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CREMONA TRA NUOVE OPERE E POLEMICHE

Viabilità: i nodi rondò e sottopasso ancora da sciogliere

Su largo Moreni e via Bergamo dibattito su code, smog e tempistiche

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

31 Ottobre 2025 - 09:46

Cantieri operativi, la viabilità non cambia

Il cantiere di via Bergamo e la nuova rotatoria di largo Moreni

CREMONA - Sono due, a questo punto, i nodi ancora aperti dell’articolata trama di cantieri che hanno interessato la città. Da un lato la trasformazione, ormai conclusa, di largo Moreni con le polemiche dall’una e dall’altra sponda del Grande Fiume sulle conseguenze del nuovo assetto della rotonda alle porte della città; in secondo luogo il cantiere ancora aperto nel sottopasso e sulla rotonda di via Bergamo, dove il protrarsi dei lavori e le pesanti modifiche alla circolazione hanno dato il la a lamentele da più fronti.


A sollevare ulteriori perplessità sul nuovo rondò è stata nuovamente la sindaca di Castelvetro Piacentino, Silvia Granata, che ha inviato una richiesta di ‘approfondimento tecnico’ direttamente agli enti competenti: Anas (per la Statale 10), la Provincia di Piacenza, la Prefettura e Arpae (Agenzia prevenzione ambiente Emilia-Romagna).

Una mossa che mira a un controllo esterno e oggettivo, dopo che – come si legge nella nota – «un monitoraggio diretto» avrebbe rilevato, nelle ultime settimane, «un significativo rallentamento della circolazione, con code frequenti e disagi per i veicoli in transito, soprattutto nelle ore di punta». La sindaca Granata ha sottolineato il ruolo strategico di Castelvetro come «porta Sud di Cremona e crocevia fondamentale per il traffico pendolare e commerciale, una posizione che la rende particolarmente vulnerabile a qualsiasi modifica progettuale sulla sponda lombarda».

Sul fronte cittadino, era stata Forza Italia a sollevare, nei giorni scorsi, pesanti critiche sul progetto e la realizzazione dei lavori sul rondò a seguito dio quelle che aveva presentato come ‘verifiche indipendenti’ sulla fattibilità e sulle caratteristiche tecniche del progetto. Polemiche che l’assessore alla Mobilità Luca Zanacchi non raccoglie, limitandosi a ribadire che: «L’impianto viabilistico è lo stesso di prima, sono cambiate le traiettorie di immissione e percorrenza. Probabilmente bisogna acquisire un po’ di famigliarità con il nuovo assetto. Per il resto, tutto gli standard sono rispettati, in regola con il codice della strada e anche i disguidi con l’illuminazione, dovuti allo sfasamento degli impianti con il cambio dell’ora, sono stati risolti. Ora mancano solo gli ultimi correttivi sulla segnaletica»

Mentre sul comparto di via Bergamo, sul quale alcune perplessità su incolonnamenti e smog erano state sollevate dalla capogruppo della Lega, Jane Alquati, l’assessore spiega i motivi degli ultimi ritardi, confermando la consegna dei lavori a fine novembre: «Sono emerse tubazioni e infrastrutture di sottoservizi non mappati. Abbiamo perso 20 giorni a ricostruirne la provenienza e la titolarità, non potevano tagliare dei tubi del gas come niente fosse. Sul cantiere manca solo l’installazione di apparecchiature elettriche e pompe per convogliare le acque meteoriche nel canale Baraccona».

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