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Ciclabile VenTo ‘ferita’: «Risistemiamo tutto»

I vertici Aipo: «A fine lavori la ditta si farà carico di riparare i danni arrecati agli argini»

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

30 Ottobre 2025 - 18:15

Ciclabile VenTo ‘ferita’: «Risistemiamo tutto»

CREMONA - Più che buche sembrano voragini e si nota chiaramente dalla quantità di terreno ceduto e dalle impronte profonde degli pneumatici che a provocarle sono stati i mezzi pesanti posteggiati in golena, ruspe che hanno raggiunto il "posto di lavoro" trasportate da pesanti camion: ovvio che la carreggiata della pista avrebbe ceduto sotto i mezzi che stanno lavorando al cantiere della rinaturalizzazione delle golene, finanziato con i fondi del PNRR. Inoltre dovrà essere risistemato anche un breve tratto di argine tra Stagno e Ca' de' Gatti di Pieve d'Olmi.

Numerosi ciclisti e cittadini, che sempre più spesso percorrono questa bellissima pista che congiungerà Torino a Venezia, si sono già fortemente lamentati. Ma dall'Aipo ricordano che la pista ciclabile Ven.To non è ancora terminata e neppure collaudata, per cui non si potrebbe percorrere in nessun modo, può farlo solo chi è autorizzato o ha la servitù di passaggio.

Cosa stia succedendo nel tratto di ciclabile di Brancere, poco prima della chiavica sulla Morta, lo spiega Gaetano La Montagna, ingegnere e dirigente Aipo. «Ieri abbiamo fatto un sopralluogo su quel tratto con i responsabili della ditta che sta realizzando i lavori, abbiamo preso atto dell’ammaloramento della pista e convenuto che finiti gli interventi di rinaturalizzazione i tratti rovinati verranno risistemati a spese dell’azienda appaltatrice».

I lavori, che sta portando avanti l’Aipo di Parma, andranno avanti ancora per qualche mese (maltempo permettendo): il progetto, finanziato dall’Europa, ha come obiettivo quello di ripristinare il paesaggio padano con nuove piantumazioni di essenze autoctone, rimozioni di discariche e recupero di zone degradate. In più sono previste anche le rimodulazioni delle difese fluviali per permettere all’acqua di rioccupare bodri e lanche, che oggi sono spartiti o sono in grave sofferenza.

Il territorio è ricco di questi ambienti padani, della provincia di Cremona esistono più di 60 bodri e Stagno Lombardo è al primo posto con 20, seguito da Torricella con 12, San Daniele con sei, Gussola con cinque, Pieve d'Olmi, Motta, Scandolara e Casalmaggiore tre, due sono a Cremona e Martignana e uno solo a Rivarolo e Spinadesco.

Un altro tratto della Ven.To da risistemare è quello compreso tra Stagno Lombardo e Ca’ de' Gatti, anche in questo caso l'asfalto presenta delle crepe che dovranno essere risistemate (l'argine comunque è saldo). «Sì, è un breve tratto tra i due comuni - spiega il sindaco di Stagno e presidente della Provincia Roberto Mariani - la strada verrà monitorata e sarà chiusa per due o tre giorni per fare un sopralluogo e delle prove, ma non sembra nulla di grave, almeno da una prima disamina».

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