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VIADANA. IL CASO

«Basta moto sulla pista ciclabile»

Passaggi sull’argine nonostante il divieto: segnalazioni in rete e si apre il dibattito

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

27 Ottobre 2025 - 18:08

«Basta moto sulla pista ciclabile»

VIADANA - «Dopo ripetute vicende, mi vedo obbligata a pubblicare alcune foto di quanto succede tutti i giorni sull’argine del Po a Cicognara»: sono le parole di una signora che ha lanciato una segnalazione online relativa al tratto di ciclabile che corre sulla sommità arginale, per il quale vige il divieto di transito per tutti i tipi di veicoli. La realtà, invece, è ben diversa.

«Sia la mattina che nel tardo pomeriggio, ci sono veicoli a motore che transitano sull’argine a dispetto delle regole», spiega la signora, che oltre alle foto, molto eloquenti, ha pubblicato anche un video.

Nelle fotografie si vede una moto con a bordo due persone salire sulla sommità arginale e imboccare la ciclabile, mentre protagonista del filmato è un altro centauro che, non contento di sfrecciare nel tratto vietato, fa anche acrobazie impennando con la moto.

La ciclabile che corre sull’argine da Cicognara a Viadana fa parte della Vento, la ciclovia di oltre 700 chilometri che collega Torino e Venezia lungo il fiume Po, ed è dedicata solo alle bici e ai pedoni.

Oltre che da cicloturisti italiani e stranieri, è utilizzata anche da molte persone che abitano nel nostro territorio, per una biciclettata, per correre o passaggiare su un percorso protetto e quindi non pericoloso, oltre che piacevole dal punto di vista paesaggistico dato che corre con a fianco la golena del Grande fiume.

La segnalazione online della donna ha subito scatenato un dibattito in rete tra chi considera la questione solo una ragazzata e chi, invece, si appella ai divieti imposti dalla legge.

«Sicuramente la presenza delle moto può dare fastidio a qualcuno e si possono creare situazioni a rischio sicurezza, ma sembra che in pochi si ricordino di essere stati giovani anche loro», ha scritto un signore.

Un altro, invece, ha ribattuto: «Sulla ciclabile c’è il divieto di transito, quindi non si tratta di una semplice ragazzata ma di un comportamento contro la legge, ancora di più se viene ripetuto». Di simile parere anche una signora: «Bisogna andare dai carabinieri o dai vigili a sporgere denuncia».

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