L'ANALISI
29 Ottobre 2025 - 05:05
CREMONA - Da quattro anni combatte contro due rare malattie del sangue, che non le hanno però tolto il sorriso: lo mostrerà con orgoglio posando per il calendario ‘Curvy Dream 2026’ del fotografo bresciano Piero Beghi, anche per esortare le donne a sentirsi bene con se stesse. Fra le 12 modelle selezionate in tutta Italia, infatti, c’è anche la cremonese Cinzia Russo. Sessant’anni compiuti qualche mese fa (anzi «conquistati», come ama dire lei) e una vita reinventata a partire dal 2015 quando ha terminato il lavoro come socia aziendale.
«Essendo diventata promoter nel settore della cosmesi – racconta –, mi sono avvicinata al mondo dei make-up artist e ho conosciuto l’amica Laura Tagliaferro, modella curvy piacentina. È stata lei a suggerirmi di partecipare alle selezioni per il calendario 2026. Non sono mai stata filiforme, anche da ragazza ho sempre avuto un fisico formoso che è poi inevitabilmente aumentato dopo le gravidanze. Ma mi sono sempre accettata. Ho deciso di provare a fare questa esperienza per dare coraggio alle donne, per ricordare loro che dobbiamo amare il nostro corpo, prendendocene cura, indipendentemente da come sia: è ciò che abbiamo dentro a dimostrare quello che siamo, non le taglie indossate».
Ma c’è anche un altro motivo che ha spinto Cinzia a dire «sì» al calendario: «Nel 2021, dopo un malore manifestatosi con disartria, semiparesi del braccio sinistro e lividi su tutto il corpo, sono stata ricoverata per 40 giorni all’ospedale di Cremona, dove ho scoperto di avere una malattia rara: la Ptt o Sindrome di Moschowitz, ovvero Porpora trombotica trombocitopenica, malattia ematologica che provoca coaguli di sangue che vanno ad ostruire i piccoli vasi sanguigni causando trombi ai danni di organi vitali. Successivamente si sono manifestate altre malattie autoimmuni tra cui una seconda patologia rara, l’Egpa, o Sindrome di Churg-Strauss, caratterizzata da vasculite sistemica dei piccoli e medi vasi. Ciò nonostante non ho mai smesso di sorridere alla vita. Ed è per questo che vorrei che la mia fotografia diventasse proprio un inno alla vita — sottolinea Cinzia —. Un invito alle donne ad amarsi, fregandosene di pregiudizi e stereotipi, perché siamo tutte belle a modo nostro. Siamo combattenti, non dobbiamo perdere energia e fiducia in noi stesse».
Lo scopo del progetto è proprio «valorizzare l’anima di tutti quei corpi che non rientrano nei canoni dettati dalla società» e «combattere il pregiudizio che ancora oggi esiste nei confronti delle donne con qualche chilo in più». Grazie al calendario hanno la possibilità di riscoprire la propria bellezza e sensualità, attraverso scatti fotografici che svelano il corpo femminile senza mai sfociare nella volgarità.
Il prodotto editoriale sarà svelato sabato 29 novembre a Ghedi, ma intanto Cinzia anticipa che a questa iniziativa abbinerà una donazione: «All’Anptt, che sostiene la ricerca sulla mia malattia, in Italia diagnosticata a 1-6 persone su un milione all’anno – dice –. Ringrazio il fotografo Beghi per l’opportunità che mi ha dato e per la grande professionalità dietro all’obbiettivo. Mi piacerebbe che questa esperienza diventasse fonte di ispirazione per le donne che hanno perso fiducia in loro stesse. Il mio motto e consiglio è: accettatevi e siate la miglior versione di voi stesse».
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