L'ANALISI
23 Ottobre 2025 - 19:31
Lena Yokoyama suona lo Stradivari Vesuvius
CREMONA - La liuteria cremonese e il suo secolare saper fare, riconosciuto patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, saranno protagonisti di un grande evento culturale a Seul, in programma dal 31 ottobre al 21 novembre, in chiusura dell’Anno dello Scambio Culturale Italia-Corea 2024-2025, lanciato in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2023, che ha visto susseguirsi un fitto calendario di spettacoli, mostre e iniziative culturali, sulla base del Memorandum tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, Sport e Turismo della Repubblica di Corea.
Al centro dell’iniziativa, il violino Vesuvius 1727 di Antonio Stradivari, uno dei gioielli delle Civiche Collezioni Liutarie del Comune, esposto al Museo del Violino. Lo strumento sarà esposto in una delle sale del Deoksugung Palace, nell’ambito di una prestigiosa mostra internazionale dedicata agli strumenti musicali storici. Un’intera sala sarà riservata a Cremona: un percorso che racconterà al pubblico coreano la storia della liuteria, l’opera di Stradivari, la vicenda del Vesuvius e il valore del patrimonio di strumenti e reperti provenienti dalla bottega del maestro. È una narrazione che unisce il sapere artigiano e la ricerca scientifica, la tradizione e l’innovazione.
Il violino non resterà muto. Sarà infatti protagonista di due concerti nella Seokjojeon Hall del Deoksugung Palace, in apertura e in chiusura delle celebrazioni, affidati alla violinista Ji-Young Lim, astro dell’archetto e vincitrice nel 2015, a soli vent’anni, del Queen Elisabeth Competition. Davanti a una platea di autorità e rappresentanti del mondo culturale coreano, la musicista interpreterà brani di Tartini, Grieg e Paganini, accompagnata al pianoforte da Jihun Kim.
L’iniziativa nasce all’interno del “Progetto di Grande Rilevanza 2024”, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che coinvolge l’Università di Pavia col Dipartimento di Musicologia e il laboratorio di Diagnostica dei materiali e la Korea National University of Heritage. Un progetto che coniuga arte e scienza, grazie a un approccio multidisciplinare dedicato alla conservazione e alla diagnostica avanzata di strumenti musicali e tessuti storici appartenenti al patrimonio italiano e coreano.
All’inaugurazione del 31 ottobre saranno presenti il sindaco Andrea Virgilio, l’assessore alla Cultura, Rodolfo Bona, la direttrice del Museo del Violino, Virginia Villa, il conservatore Riccardo Angeloni e i professori Marco Malagodi e Tomaso Vecchi dell’Università di Pavia.
«Portare uno Stradivari a Seul – spiega il sindaco Virgilio – non è soltanto un’operazione culturale: è un gesto concreto che apre la città al mondo attraverso le sue eccellenze. La liuteria cremonese è un ecosistema in cui convivono artigiani, musicisti, università e centri di ricerca. Il “Vesuvius” è simbolo di questa filiera, e la sua presenza in Corea rafforza la rete internazionale di Cremona, promuovendo la nostra arte e la nostra economia culturale».
Sulla stessa linea la direttrice del Museo del Violino, Virginia Villa: «Non era mai successo che uno Stradivari di una collezione pubblica italiana fosse esposto in Corea. Il “Vesuvius” sarà un ambasciatore straordinario di Cremona e dell’Italia. La nostra città offre al mondo un patrimonio vivo, fatto di storia, tutela, ricerca e bellezza».
A dare ulteriore peso scientifico all’evento è il commento di Tomaso Vecchi, prorettore dell’Università di Pavia: «La mostra di Seoul nasce dalla collaborazione tra l’ateneo pavese e le università coreane, ma anche dal lavoro del Laboratorio Arvedi di Cremona, oggi punto di riferimento internazionale per gli studi diagnostici sui violini storici. La cultura può unire competenze e territori».
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