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Procedimenti civili -9%: la gestione migliora a piccoli passi

L’Associazione avvocati d’impresa: «Avanti con gli interventi mirati per garantire una maggiore uniformità territoriale e tempi di risposta più omogenei»

La Provincia Redazione

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22 Ottobre 2025 - 18:10

 I buoni pasto solamente ai magistrati

Il tribunale di Cremona e l’avvocato Antonello Martinez

CREMONA - Negli ultimi tre anni, il Tribunale di Cremona ha registrato un significativo miglioramento nella gestione dei procedimenti civili: le cause pendenti sono scese del 9%, passando da 2.279 a 2.074. Un dato positivo, sebbene ancora distante dal calo medio nazionale del 24% rilevato dall’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, presieduta dall’avvocato Antonello Martinez.

«I dati mostrano una tendenza generale alla riduzione dei procedimenti civili pendenti nei Tribunali Ordinari italiani, in linea con il trend nazionale dell’ultimo decennio — spiega Martinez, fondatore dello studio legale Martinez & Novebaci —. Questo andamento riflette gli sforzi per migliorare l’efficienza del sistema, anche grazie alle misure previste dal Pnrr. Tuttavia, le differenze tra i singoli tribunali indicano la necessità di proseguire con interventi mirati per garantire una maggiore uniformità territoriale e tempi di risposta più omogenei».


L’analisi dell’associazione mostra infatti un’Italia a più velocità. Su 140 tribunali, 123 hanno ridotto l’arretrato, mentre 17 hanno visto crescere il numero delle cause pendenti. In Lombardia il quadro è articolato: il risultato più brillante spetta al Tribunale di Lodi, che in tre anni ha quasi dimezzato il numero di procedimenti ancora aperti (-42,9%), seguito da Varese (-34,8%) e Bergamo (-20%). Negli altri Tribunali lombardi, invece, la discesa è più lenta. Monza ha ridotto le cause civili del 13,9%, Sondrio del 12,3% e Mantova del 10,6%. Cremona, con il suo -9%, si colloca nella parte bassa della classifica regionale, davanti a Lecco (-9,8%), Busto Arsizio (-9,1%), Como (-8,7%) e Pavia (-7,7%).

Milano mostra una sostanziale stabilità, con una riduzione minima dell’1,5%, mentre Brescia è l’unico tribunale lombardo a registrare un aumento, pari al 16,8%, dato tra i peggiori a livello nazionale. Nelle Corti d’Appello lombarde il trend appare più incoraggiante: Milano si colloca al 12° posto in Italia per riduzione dei procedimenti civili pendenti (-29,3% tra il 2021 e il 2024), mentre Brescia segue al 14° (-25,9%). Martinez osserva: «In un Paese in cui la giustizia civile incide sulla competitività e sulla fiducia degli operatori economici, garantire un accesso uniforme e tempestivo è una priorità se vogliamo contribuire concretamente alla crescita dell’Italia».

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